Be’ è proprio questo il punto: tutto può tornare utile prima o poi.
Chi non ha mai sentito dire o detto questa frase… e se fosse realmente così? Magari basta solo un po’ di creatività e manualità. Direi che questo è il punto chiave intorno al quale gira la vita di Gea, la protagonista de “Le cose che ci salvano” di Lorenza Gentile. Un libro che affronta temi come l’ecosostenibilità, il femminismo ed il pregiudizio, che vi porterà ad esaminare non solo il nostro stile di vita ma anche come osserviamo quello degli altri.
Gea è una ragazza unica, dall’animo generalmente solitario, che ricerca quotidianamente la sua comfort zone, che sia all’interno del suo quartiere, o nel suo mondo lavorativo, ama riciclare le cose e vive da sola in un condominio sui Navigli a Milano. Ma l’imminente vendita di una vecchia bottega, la costringerà ad uscire dalla sua bolla, poiché credendo nelle seconde possibilità, deciderà di salvarla… o forse di salvare sé stessa.
Questo romanzo ha saputo sorprendermi soprattutto perché la protagonista non è una persona perfetta, anzi, viene resa con una personalità verosimilmente umana e sorprendentemente reale, e questo sarà ciò che agli occhi dei lettori la renderà sempre più credibile. La scrittura di Lorenza Gentile, si può definire particolare, riflessiva ed originale, è un tipo di lettura che sa essere scorrevole, ma anche impegnata, insomma una lettura che a parer mio va letta al momento giusto, e soprattutto va presa per come viene, ossia senza aspettative.
Spero che anche voi come me riusciate a cogliere i vari spunti che “Le cose che ci salvano” sa dare, per migliorare la propria qualità dello stile di vita.
Kia dal blog Le Tazzine di Yoko