Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha riaffermato il suo impegno nella realizzazione del nuovo forno crematorio a Staglieno, nonostante le richieste delle opposizioni di sospendere le autorizzazioni per i nuovi forni crematori fino all’emanazione del piano regionale di coordinamento.
L’assessore Angelo Gratarola ha sottolineato che questo ordine del giorno non è vincolante per i progetti in corso.
D’altro canto, l’opposizione insiste che la Regione ha il compito di regolamentare la cremazione delle salme, e che il nuovo impianto di Staglieno dovrebbe essere incluso in questa regolamentazione ancora da scrivere.
Il nuovo forno non servirebbe soltanto a Genova, essendo la domanda interna già soddisfatta dall’impianto esistente, ma a tutto il settentrione. Il cimitero di Staglieno diventerebbe un polo crematorio per il nord Italia, con una capacità di circa 20 mila cremazioni l’anno.
Per ogni cremazione, l’amministrazione comunale tratterebbe il 16% del costo, cui andrebbero poi aggiunte altre voci. A quel punto, alle opposizioni resterebbe il duro compito di chiedere che questi introiti vadano a contribuire alla riduzione delle tasse locali, così da trasferire il vantaggio che ne trarrebbero le casse comunali anche ai cittadini genovesi.
Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle ha depositato un’interrogazione parlamentare riguardo il nuovo forno crematorio di Staglieno.
I membri del partito sono preoccupati per le criticità ambientali e chiedono la sospensione della procedura fino a quando la Regione Liguria non avrà normato il numero dei forni crematori e i limiti sulle emissioni.
Il deputato Roberto Traversi ha richiesto iniziative urgenti per definire una disciplina transitoria per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni.
Il progetto del nuovo forno crematorio, peraltro, ha suscitato preoccupazione tra i residenti del quartiere, poiché rappresenterebbe un “impianto industriale” capace di cremare un numero notevole di salme all’anno, non solo da Genova.
Nonostante ciò, Bucci sostiene che l’impianto risponde ad un’esigenza della città e che l’ordine del giorno approvato non mette a rischio il progetto.
Sicuramente un’interessante operazione commerciale.