SARZANA – Tutto pronto per la XX edizione del Festival della Mente di Sarzana. Il tema sarà “la meraviglia”. Aprirà il filosofo e scrittore Massimo Valerii.
La manifestazione fra le più importanti del genere in Italia, che tiene insieme letteratura, attualità, scienza, arte e musica quest’anno si svolgerà nella cittadina delle due fortezze dall’1 al 3 di settembre.
Il Festival della Mente è il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee
grazie proprio alla partecipazione e condivisione dei momenti da parte di scrittori, artisti, storici, filosofi e scienziati che torneranno nelle piazze e nei teatri di Sarzana da venerdì 1 a domenica 3 settembre.
“A vent’anni dalla sua nascita – è stato spiegato fra le altre cose durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse – la manifestazione ribadisce l’intenzione di proporre una visione integrata della cultura, dove l’ambito umanistico dialoga in modo serrato con quello scientifico per darci strumenti di lettura di realtà complesse come quelle che stiamo vivendo oggi. Quest’anno, le riflessioni, i pensieri e i dialoghi dei relatori si incroceranno e intrecceranno sul tema della Meraviglia”.
Il festival è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, e diretto da Benedetta Marietti (festivaldellamente.it).
“Meravigliarsi di ogni cosa – è sottolineato dalla stessa Marietti – è il primo passo della ragione verso la scoperta. È il pensiero di Louis Pasteur, padre della moderna microbiologia, ad avermi ispirato la scelta del concetto di meraviglia come filo conduttore della XX edizione del Festival della Mente. Meraviglia – ha anche specificato – è una parola che può essere declinata in molti modi diversi, rispecchiando così la natura multidisciplinare del festival, ma soprattutto vuole essere un augurio a tutti noi di venire sempre mossi da stupore, curiosità e passione per andare alla ricerca di mirabilia e di bellezza e per guardare al futuro con speranza, dandoci da fare per migliorare noi stessi e il mondo. Infine, meravigliosa è la comunità che in questi vent’anni si è creata e continua a crearsi intorno al festival, e che condivide il desiderio di cultura, bene comune fondamentale per lo sviluppo del pensiero critico e la crescita di ogni individuo”.
Ai 30 eventi in programma, si affiancano 26 appuntamenti per giovani e giovanissimi (12 più le repliche), curati da Francesca Gianfranchi, intorno a scienza, tecnologia, arte, scrittura e disegno.
In piazza come sempre anche molti volontari: oltre 250 studenti e studentesse delle scuole superiori e universitari che con la loro carica di energia ed entusiasmo trasformano ogni anno il festival in una festa diffusa e partecipata.
Apre il Festival la lezione di Massimiliano Valerii, filosofo e scrittore, direttore generale del Censis, con la lectio magistralis Il processo di Galileo Galilei: la meraviglia e il disincanto. Fra le altre cose, dal mondo dell’infanzia a quello dell’età grande con “Il tempo dello stupore”, si terrà un dialogo tra la filosofa Gabriella Caramore e l’immunologa Antonella Viola, interrogate dall’autrice radiofonica Rosa Polacco.
Ma tornerà pure la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi, reporter di guerra.
Per alimentare il dibattito continuo sull’informazione, invece, l’ospite sarà il vicedirettore de Il Post, Francesco Costa.
Poi ancora: Guido Tonelli, Ersilia Vaudo, Sabrina Speich, Paolo Giordano, Elena Stancanelli, Alessandro Zaccuri, Alberto Riva, Alberto Rollo e tanti altri.
Il programma è infinito. Eppure va sottolineata la presenza nell’elenco di un’iniziativa tanto pregevole: l’escursione nelle vie delle maestà: “L’umile bellezza dei fossi e delle Maestà”; un percorso di circa tre ore che condurrà i viandanti dal borgo di Giucano, frazione di Fosdinovo (MS), su per i sentieri che tagliano torrenti e fossi (il Fosso del Campaccio, il Fosso della Michelina, il Fosso della Rocchetta e il torrente Calcandola) e accedono alla morbida cresta delle Prade, balcone sulla cordigliera dell’alta Lunigiana. Un suggestivo peregrinare tra paesaggi pittoreschi, racconti e piccole Madonne (le maestà) incise nel marmo o dipinte dentro il guscio delle cappelle.
NUNZIO FESTA
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