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Era un’ipotesi già ventilata nei giorni che precedevano il passaggio di proprietà della Sampdoria: giorni tesi in cui si cercava di evitare il peggio e perciò la possibilità di ripartire l’anno successivo con punti di penalità, passò in sordina e nell’indifferenza generale. Era il problema minore finché arrivò la serata del 30 maggio che decretò il passaggio di proprietà ma anche in quel momento, nonostante l’anticipo del paracadute, la liquidità in cassa non era sufficiente ad adempiere a tutti i doveri finanziari.
Samp deferita dalla Procura Federale ma i punti di penalità dovrebbero essere solo 2
Una partenza in salita con il rischio iniziale di non potersi iscrivere al campionato di Serie B – iscrizione poi avvenuta perché la Covisoc ha esaminato e approvato la documentazione blucerchiata – e poi il rischio di una penalità fino ai 4 punti, una pena ridotta grazie al patteggiamento accolto che dovrebbe quindi portare ad un meno 2 in classifica.
La Sampdoria potrebbe cominciare il campionato di Serie B con una penalità di 2 punti in classifica, a causa del mancato versamento entro il termine del 30 maggio delle quote Irpef (cioè 995 mila euro) e Inps (669 mila euro) relativi agli emolumenti dei tesserati nel primo trimestre del 2023. Questo è l’avviso di deferimento che la Procura Federale ha notificato a due membri del CdA Gianni Panconi e Alberto Bosco.
Nella nota rilasciata dalla Procura Federale si legge anche:
“L’inchiesta ha riguardato anche le rispettive posizioni dei legali rappresentanti pro tempore del club Gianni Panconi e Alberto Bosco che, successivamente alla comunicazione di conclusione delle indagini hanno formulato proposta di accordo ex art. 126 del C.G.S sulla quale la Procura Federale ha prestato il consenso. Il procedimento proseguirà secondo l’iter previsto”.
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