EMILIA ROMAGNA – Figliuolo c’è, i soldi per gli alluvionati emiliano-romagnoli ancora no.
Già ministro, già responsabile per la campagna vaccinale Covid19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, è giunto ieri in Emilia-Romagna in veste di commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione, ed ha sorvolato in elicottero le zone colpite e devastate dal dramma insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che è anche anche vice-commissario incaricato di Figliuolo.
Figliuolo visita le zone alluvionate dell’Emilia Romagna
Bonaccini e Figliuolo hanno sorvolato le zone che a maggio sono state flagellate da allagamenti e frane, poi sempre insieme hanno incontrato gli amministratori locali e le parti sociali.
“Vedere questo territorio che porta ancora cicatrici, e in molte parti l’operosità dei concittadini emiliano-romagnoli ha messo a posto tanto, vederlo sfregiato e così lesionato mi provoca forti sentimenti emotivi – ha detto fra le altre cose l’alto ufficiale degli Alpini, in una breve conferenza stampa nella sede della Regione.
Il mio pensiero – ha aggiunto – va a vittime e sfollati e a quanti ovviamente stanno soffrendo dal punto di vista morale e materiale per la tragedia“.
Dopo le polemiche che hanno accompagnato per settimane la nomina, con il territorio che chiedeva lo stesso Bonaccini e il governo che ha invece scelto una figura tecnica, è stato lo stesso Figliuolo a spiegare che l’obiettivo di questa sua prima visita era proprio quello di mettersi in ascolto: “Sono venuto qui per ascoltare. L’impegno è massimo, bisogna ascoltare le esigenze per operare in maniera più condivisa possibile, nel rispetto dei ruoli e delle competenze“.
Mano tesa da Bonaccini: “Abbiamo il dovere di collaborare, nell’interesse di cittadini e imprenditori che hanno perso tutto o quasi, nonostante i ritardi imbarazzanti del governo”
Tra le prime idee per la ricostruzione c’è la distinzione tra gli interventi di primo tempo, con la necessità di concentrarsi su famiglie e imprese. E quelli la messa in sicurezza.
Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale ha chiesto che venga prevista una collocazione fisica della struttura commissariale in Romagna, nel cuore delle zone colpite.
NUNZIO FESTA
Foto di copertina di ItaliaOggi
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