Hockey su prato
Hockey su prato - credit photo Monica Heitmann

Sport in vetrina: hockey su prato alla Tevere Eur Hockey

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Amici lettori di eccomi a voi, questa volta non per parlare di arte ma di un argomento, quello sportivo, nel quale analogamente passione e amore guidano coloro che sono vicini a questo mondo.

Notoriamente il calcio è lo sport più famoso e seguito ma ci sono tantissimi altri sport dei quali a volte ignoriamo l’esistenza e che invece meriterebbero maggiore attenzione. Quindi da oggi periodicamente sarò qui a parlarvi di sport che partecipano ai vari campionati nazionali e internazionali  ma di cui difficilmente se ne vedono o se ne sentono le gesta in radio e in tv.

Tutto ciò che condividerò con voi sarà con molta fantasia perché, sappiatelo, io sono un artista serio ma non serioso, che ama lo sport ma che ritiene che la competizione sportiva venga prima di tutto.

Adesso alzi la mano chi conosce lo sport dell’hockey su prato.

Qualcuno forse sì altri no, di sicuro non è uno sport che fa e riceve spot. In tv non passa mai, in radio nessuno né parla, i giornali forse mettono ogni tanto sì e no un trafiletto, ma sì, magari sapete che si gioca con una mazza e una palletta e che insomma questo è uno sport che molti pensano che neanche esista e invece è nato secoli e secoli fa nell’antichità; nel Medioevo al posto della lancia e della spada la gente per divertirsi e passare il tempo colpiva una palla e farla arrivare lontano per la gloria e il blasone e nell’800 dall’Inghilterra questo sport prende il via e si diffonde in tutto il  mondo.

L’hockey su prato si gioca in 11 e 7 stanno in panchina, si possono fare sostituzioni in qualsiasi momento senza nessun problema, gli arbitri sono due, i tempi di gioco sono quattro da 15 minuti l’uno e l’intervallo tra uno e altro è di 10 minuti.

Con la mazza si tira la palla cercando di superare la riga della porta e non si può con essa colpire l’avversario. Si gioca solo con la mazza e la palla, non si tira con le mani o con i piedi, il gioco è bello quando è corretto, senza spinte, botte e colpi bassi. Alla fine vince chi ha realizzato più reti oppure la partita finisce in parità se le squadre non sono riuscite a fare una segnatura più dell’avversario. Non esiste la regola del fuorigioco, i campi sono di erba sintetica colorata. Queste sono le regole principali.

Per saperne di più ora vi presento una società sportiva e se avrete il tempo di fargli visita sicuramente  rimarrete sorpresi e soddisfatti, infatti – mi stavo dimenticando di dirlo – questo sport è altamente spettacolare e veloce, e per lo spettatore tutto questo fremito è decisamente coinvolgente. Bisogna ammetterlo, a volte quando vediamo certe partite di calcio, così per fare un paragone facile, ci piglia pure sonno. Perciò avvicinatevi tranquillamente all’hockey su prato e non ne rimarrete delusi. 

La Tevere Eur hockey nasce a Roma nel 1993 grazie alla signora Madelon Belien che per far giocare i giovani diede vita, piano, piano a una squadra fatta di passione, divertimento senza stress e violenza; una squadra che perseguiva l’ideale del barone Dè Coubèrtein che diceva che l’importante non era vincere ma partecipare (onestamente però si può anche dire che quando si vince è ancora meglio).

Da allora la squadra s’è ingrandita e adesso si allena e gareggia presso l’Euroma hockey Stadium di via Bilbao 12, vicino al grattacielo Eurosky: La prima squadra gioca in serie A Élite e poi a seguire tutte le altre maschili e femminili giovanili fino ai giovanissimi che sono i più piccoli di età. I colori sociali sono giallo blu, il rinoceronte è la mascotte.  A via Bilbao 12 la passione è tanta, si gioca per divertimento e per il piacere di stare insieme e poi magari un giorno si avvera il sogno di giocare in nazionale partecipando alle olimpiadi, obiettivo principale di ogni atleta. 

La Tevere Eur Hockey è una società Romana che prima di tutto è concentrata a far crescere i giovani atleti con principi sani di serietà e lealtà sportività.

Così è sempre stato sin dalla nascita di questo progetto; certamente i traguardi più ambiziosi a livello di classifiche sono quelli ritenuti più importanti e la partecipazione ad alti livelli rende l’agonismo gratificante ma anche vedere tanti ragazzini felici che fanno sport con soddisfazione, con rispetto per l’avversario, crescendo forti nel corpo e nella mente, di tutte le vittorie è la più grande.

Amici lettori oggi vi ho parlato di hockey su prato e di una bella realtà Romana la Tevere Eur hockey di Via Bilbao.

Ci rivediamo prossimamente per un nuovo sport e per una nuova squadra. Mi raccomando smettete di fumare e tiratevi a lucido, c’è una bella attività sportiva anche per voi.

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Info Walter Festuccia

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Walter Festuccia, Roma 16 Marzo 1958, diplomato come aiuto scenografo presso il Cine Tv di Via della Vasca Navale di Roma. Artista per natura, artigiano per tradizione, pittore, scrittore. Per il mio stile utilizzato nello scrivere, amo definirmi jazzista della parola, tutto di me è racchiuso in queste definizioni. La mia scrittura, anche se è apparentemente espressa in maniera ironica e demenziale, lascia sempre una finestra aperta oppure un indizio rivolto all'attualità, tutto in un mix di fantasia quasi astratta che diventa con ciò il mio linguaggio espressivo. Come pittore, l'astrazione, l'informalità e l'uso manuale e gestuale della materia sono il mio "io" dentro di me che quando dipinge o scrive si lascia guidare dalla passione e dall'immaginazione attraverso la quale riesco a "vedere" la scena e a "sentire" i dialoghi di ogni mio componimento. Firmo testi e opere come Walter Festuccia oppure Walter Fest.

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