Dopo una pausa al termine della prima parte del The Ocean Race summit Genova, la seconda serie di interventi si è aperta con il videomessaggio di Michael Stewart, tra i principali protagonisti dell’importante battaglia condotta per la salvaguardia degli oceani. Tema fondamentale dell’intervento è stata la necessità di impegnarsi nel recupero e nella ricostruzione dei diversi ed eterogenei ecosistemi marini di tutto il pianeta, salvaguardandone le peculiarità, tutelandone la biodiversità e spingendo per un’economia circolare ed ecosostenibile. Per raggiungere tale obbiettivo sono già attivi numerosi progetti che, tra l’altro, potrebbero portare numerosi benefici anche alle economie delle diverse nazioni.
Dopo il prezioso contributo di Stewart, han preso la parola Elisabetta Balzi, Head of Unit presso la Commissione Europea, nonché DG Research and Innovation, Healthy Seas and Ocean, EU Mission Restore our Ocean and Waters, insieme ad Emanuela Rusciano, Science and Communications Coordinator all’OceanOPS (IOC/UNESCO-WMO). La prima importante ospite ha illustrato dinnanzi al pubblico il progetto europeo che porterà ad un più attento monitoraggio delle condizioni delle acque nel Mediterraneo, lungo il corso del Danubio, nel Mar Baltico e nell’Atlantico “europeo”, al fine di coinvolgere in maniera più diretta le diverse entità politiche.
L’impegno della Commissione Europea
In questo modo sarà infatti più semplice incentivare amministrazioni e popolazione locali nel mobilitarsi per dare continuità al cambiamento globale, costruendo passo passo un mondo più pulito e più propenso alla tutela degli ecosistemi marini. Certo è che, pur avendo fissato nel 2023 una prima deadline per l’attuazione di nuove politiche ecosostenibili, l’impegno delle diverse nazioni e delle relative comunità sta già portando a risultati incredibili, lasciando ben sperare per l’effettivo raggiungimento di questo obbiettivo nei prossimi sette anni. “L’Unione Europea è, a tutti gli effetti, un’Unione Oceanica, in quanto bagnata da un Oceano e strettamente legata al mare. Per questo, è fondamentale che la voce di tutti noi porti ad una dichiarazione universale dei diritti degli oceani”, ha infine concluso la Dottoressa Balzi, evidenziando ancora una volta l’importanza di questa storica battaglia per i mari, tema centrale del The Ocean Race summit 2023.
Particolarmente interessante anche l’intervento di Emanuela Rusciano che, in maniera chiara e accessibile a tutti, ha illustrato l’attività della propria organizzazione. OceanOPS è infatti attiva nel monitoraggio della condizione degli oceani, specialmente in quelle aree marine ancora poco esplorate e seguite, attraverso l’impiego di satelliti, strumenti on board e specifiche imbarcazioni attive in tutto il mondo. Fondamentale, al fine di garantire la più estesa copertura possibile, è la stretta cooperazione tra oceanografi e meteorologi da ogni parte del globo, nonché la collaborazione con il team di The Ocean Race a partire dal 2015.
Il ruolo dei grandi armatori nella tutela degli oceani
La raccolta dati gioca dunque un ruolo centrale nella lotta all’inquinamento, permettendo di individuare i luoghi più critici e di ideare strategie apposite per ridurre sempre più le emissioni e l’impatto dei traffici commerciali marittimi, facilitando inoltre l’elaborazione di regole universali in grado di innescare la tanto urgente inversione di tendenza invocata più e più volte da enti internazionali e ambientalisti. A seguire, un particolare video girato in Liguria ha illustrato i risultati positivi dell’istituzione di un’area marina protetta a Portofino. Questo fondamentale passo in avanti sta infatti portando ad un netto e graduale miglioramento della condizione di salute dell’ecosistema subacqueo, favorendo il ripopolamento delle diverse specie vegetali e animali dell’area marina.
Degno di nota anche il contributo di questa scelta all’economia del territorio e alla tutela di uno degli ecosistemi più affascinanti del nostro paese. Altri illustri ospiti sono stati poi Milan Meyberg, sustainability strategist e founder emissary di Gaia, seguito da Daniela Picco, Direttore esecutivo della MSC Foundation. La dirigente ha innanzitutto ricordato le enormi responsabilità del suo e di altri gruppi impegnati nei commerci marittimi, sottolineando però il grande impegno dell’MSC nel ridurre sensibilmente le emissioni della propria flotta attraverso tecnologie e sistemi sempre più green.
Numerose anche le iniziative dell’importante gruppo nel recupero di ecosistemi in condizioni di profondo degrado, come ad esempio la bonifica di un’isola “industriale” alle Bahamas e l’istituzione di un’area naturalistica protetta. L’incontro si è poi concluso con un intenso invito all’azione rivolto ai giovani in particolare da Mohamed Maray Elshikhi, Youth4Climate Champion e, infine, con i ringraziamenti e il saluto di una straordinaria Danni Washington, carismatica presentatrice, attivista e anima del The Ocean Race summit genovese.