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Riprendendo il filo del discorso del nostro ultimo articolo, quest’oggi voglio parlarvi di cosa fare o non fare in fatto di profumi ed oli essenziali.
Il primo consiglio che vorrei darvi, visto che l’estate è finalmente arrivata, è quello di non vaporizzare il profumo direttamente sulla pelle se intendete esporvi al sole. L’alcool e le altre sostanze contenute nella fragranza sono fotosensibilizzanti e provocano macchie sulla pelle.
Per non rinunciare al vostro profumo preferito potrete optare a delle soluzioni alternative, come ad esempio: vaporizzarlo sul costume; sul cappello; sul telo mare o sui vestiti.
Lo stesso vale per gli oli essenziali; quelli da evitare sono: gli oli essenziali della famiglia degli agrumi; lavanda; achillea; angelica; carota; cumino; finocchio; prezzemolo; salvia e verbena perchè sono fotosensibilizzanti; se li state utilizzando addizionati alla vostra crema per il corpo o bagnoschiuma o nella vasca per un bel bagno funzionale, il consiglio che vi do, è di evitarne l’utilizzo 24 ore prima e dopo l’esposizione solare.
Per chi ha la pelle sensibile o reattiva, o appartiene ad un fototipo chiaro, un’attenzione particolare va all’ olio essenziale di bergamotto, dato che, proprio sfruttandone la caratteristica di essere fotosensibilizzante, spesso viene utilizzato nei prodotti cosmetici per accelerare ed amplificare l’abbronzatura, quindi sconsiglio l’uso di questi prodotti per evitare di andare incontro a danni permanenti alla pelle.
Avete notato che la fragranza che amate reagisce in qualche modo con la pelle? Non rinunciate!
Mettetela su ogni indumento, lascerete comunque una scia persistente!
In questo caso, per non creare brutti aloni, evitata di spruzzarla in qualsiasi modo su tessuti leggeri come la seta o i satinati, soprattutto nel caso in cui la fragranza è colorata! Si può vaporizzare su tutte le altre tipologie di tessuto, meglio se sul rovescio dell’abito.
Tenete presente però che la fragranza vaporizzata su tessuti sintetici, dal punto di vista olfattivo risulterà differente, mentre verrà valorizzata al massimo su tessuti più naturali, come ad esempio il lino.
Vaporizzare il profumo sui vestiti è utile anche quando, per effetto del ph della pelle o per l’eccessiva sudorazione, il profumo risulta di scarsa durata, e il sentore ottenuto sulla vostra pelle risulta stravolto rispetto a come lo vorreste.
Anche nel caso in cui si utilizzino gli oli essenziali si può essere facilmente soggetti a reazioni epidermiche a causa di reattività cutanea.
Meglio non rischiare e optare per la diluizione di poche gocce di olio in appositi vaporizzatori, magari contenenti la fragranza che usi per profumare la biancheria o della semplice acqua. Anche se l’olio, in quanto tale, non si scioglierà, agitando il vaporizzatore prima di vaporizzarlo, si otterrà una buona diffusione della profumazione sui vestiti, e la quantità di olio a contatto con la pelle sarà minima, così difficilmente si avranno reazione epidermiche e al contempo si potrà comunque sfruttare l’effetto desiderato.
Altra attenzione da avere, in vista delle alte temperature estive è la conservazione dei profumi e degli oli essenziali, per evitarne l’evaporazione e o l’alterazioni.
Sia i profumi che gli oli essenziali non vanno tenuti in posti caldi, umidi o troppo esposti alla luce; non andrebbe mai fatto, ma a maggior ragione d’estate; vi consiglio di mantenerli nel packaging originale.
E se volete portarvi il profumo in spiaggia?
Procuratevi dei piccoli vaporizzatori da poter riempiere con la vostra fragranza preferita, così il flacone rimarrà in un posto fresco e lontano dalla luce a casa, e non dovrete preoccuparvi della piccola quantità che rimarrà in borsa sotto il sole!
Come riempire il vaporizzatore per non sprecarne nemmeno una goccia?
Personalmente, uso una siringa (senza ago!) facendo pressione sulla cannula del flacone mentre prelevo il profumo; questo trucco è ottimo anche nel caso della vostra fragranza preferita, lo stratagemma del piccolo vaporizzatore eviterà di introdurre aria all’interno del flacone ad ogni spruzzo, così la fragranza si conserverà intatta più a lungo.
L’aria è un’altra causa di alterazione della fragranza, per questo quando faccio il cambio di stagione del vestiario, lo faccio anche con i profumi che non utilizzerò per un po’ di tempo.
Il mio trucco è conservarli sottovuoto usando i sacchetti alimentari sigillanti! Questa è una tecnica che ho sperimentato di recente, e che si è rivelata molto efficace anche con i profumi dalle componenti molto più labili e più volatili di altre come ad esempio gli agrumi!
La tecnica del sottovuoto è ottima anche nel caso degli oli essenziali, e vi raccomando di tenerli nel packaging originale, e in ogni caso al buio e temperatura fresca e costante, soprattutto quando non si intende utilizzarli spesso; prestate attenzione nel richiudere boccetta, in quanto gli oli essenziali essendo sostanze molto volatili i tempi di evaporazione, appunto, sono velocissimi e si rischia di ritrovare la boccetta vuota.
Il sottovuoto risulta efficace anche nel caso degli oli vettore (ovvero quegli oli a cui si addizionano oli essenziali per poterli meglio applicare sul corpo) se l’utilizzo degli oli non rientra nella vostra routine estiva, il sottovuoto è la soluzione ideale contro gli sprechi, ad esempio l’olio di mandorle dolci essendo soggetto ad irrancidimento in tempi abbastanza brevi dall’apertura, caratteristica che viene velocizzata dalle alte temperature, conservandolo sottovuoto, si riesce a prolungarne la durata.
Sprecarli, in quanto di materie prime naturali, è un vero peccato, cerchiamo di averne cura!
Un saluto, e vi do appuntamento al prossimo articolo.
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