Across the sea all’Università di Genova: i giovani per il pianeta del futuro, l’idea organizzata da tre Alfieri della Repubblica tra cui un ventenne genovese.
L’Università di Genova ha ospitato il progetto “Across the sea”, tre giorni intensi che si sono chiusi ieri con l’obiettivo di concludere il progetto con la stesura di un documento da consegnare a Grammenos Mastrojeni diplomatico italiano e vicesegretario dell’organizzazione intergovernativa Unione per il Mediterraneo.
Across the sea: l’iniziativa
L’idea di “Across the sea” nasce da tre giovani Alfieri della Repubblica italiana il genovese Manuel Pala, Virginia Barchiesi di Jesi e la veronese Chiara Damasco. La sede che ha accolto il progetto è stata l’Aula Magna dell’Università di Genova in via Balbi 5 dove si sono radunati 40 studenti universitari provenienti da 13 paesi diversi per l’occasione. Oltre all’Italia infatti hanno presenziato anche delegazioni da Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Libano, Malta, Turchia, Palestina, Siria, Spagna e Tunisia.
I giovani Alfieri della Repubblica che hanno sviluppato l’idea
Manuel Pala ha 22 anni ed è studente dell’Università di Genova e Alfiere della Repubblica dal 2019 quando realizzò il film “Cuori in guerra” il cui ricavato venne devoluto in beneficenza al Fondo malattie renali del bambino dell’ospedale Gaslini.
Virginia Barchiesi invece studia all’Università di Parigi ha 20 anni ed è stata nominata Alfiere nel 2020 per il suo impegno al servizio di Unicef e per il suo sostegno all’inserimento di minori stranieri non accompagnati nelle Marche.
L’ultima fondatrice è Federica Ballardini ha 20 anni, è originaria di Trento e studia Scienze Politiche all’Università di Mentone e nel tempo libero presta servizio come volontaria ai migranti al confine di Ventimiglia.
L’obiettivo dell’evento come spiegato dai tre candidati è quello di:
“Offrire ai delegati uno spazio in cui poter dialogare nel rispetto delle differenze reciproche. Oltre ad affrontare il tema sempre più attuale dei cambiamenti climatici, lo scopo è quello di favorire il dialogo interculturale, il rispetto tra i popoli e l’amicizia tra le nazioni. In un momento storico dove tristemente si parla sempre più spesso di guerre, noi vogliamo invece parlare di amicizia, di pace e di rispetto, disincentivando la logica dei muri che dividono. La nostra società ha bisogno di costruttori di ponti e questo progetto mostra il nostro piccolo contributo nei confronti di questa causa“.
L’organizzazione dell’evento e gli enti che hanno collaborato
L’evento è stato organizzato anche da Associazione Culturale Giovane Athena e vanta la media partnership della RAI e di RAI Radio 1, il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri della Cooperazione internazionale, del Ministero dell’agricoltura e transizione ecologica, del Parlamento Europeo, dell’Università di Genova, dell’Unione per il Mediterraneo, della Regione Liguria, del Comune di Genova, della Camera di Commercio internazionali d’Italia (ICC) e dell’Associazione Nazionale Alfieri della Repubblica Italiana.
I giovani per il mondo del futuro
La manifestazione è capitata a pennello nei giorni in cui si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente istituita ormai 51 anni fa: una tematica sempre più attuale ma che ancora oggi non trova soluzioni concrete e anzi preoccupa sempre di più.
Gli ultimi dati che emergono infatti dal Mar Ligure sono terrificanti: secondo dei campioni prelevati è stata rivelata la presenza di 40 mila particelle di microplastiche ogni chilometro quadrato, numeri impressionanti e che nemmeno dicono tutto perché i dati ovviamente provengono dalla superficie esaminata, senza contare quindi i fondali e le profondità dove la quantificazione potrebbe essere addirittura maggiore. Le microplastiche trovate riguardano soprattutto residui di lenze, reti e attrezzatura da pesca.
Foto di copertina: Unige
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