In giro per Roma a caccia di fantasmi

In giro per Roma a caccia di fantasmi

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I fantasmi.
Prendono forma al chiaro di luna,
si materializzano nei sogni.
Ombre. Sagome
di ciò che non è più.
(Ellen Hopkins)

Questa volta andremo in giro per Roma a caccia di fantasmi.

Per vivere momenti da brivido e passare una nottata in bianco ci sono dei percorsi da non tralasciare e da fare al calar della notte e potremmo divertirci andando a caccia di fantasmi.

Di storie e avvistamenti Roma ne è davvero piena.

Il Colosseo di notte è da mozzare il fiato, sia per le luci poste nei punti giusti, ma soprattutto per il silenzio che regna sovrano. Come se l’imponente monumento si riposasse dopo l’assedio diurno da parte di milioni di turisti. Si può parcheggiare l’auto in Via Labicana e nel silenzio notturno fare una passeggiata fino ad incontrare la Maestà der Colosseo (cit. Antonello Venditti).  

Tutte le storie che sto per raccontarvi si fondono anche con la fantasia.

Nonostante l’ora qualche appassionato della Roma by night si può sempre incontrare.

Occhio alle spalle perché potremmo imbatterci nel fantasma della bella Messalina (25-48 d.C).

Nacque da una ricca famiglia patrizia ed era così di rara bellezza, tanto da essere data in sposa all’età di 14 anni.

Peccato che il marito fosse più grande di lei di quasi quarant’anni.

In più anche zoppo e balbuziente a tal punto da essere deriso perché mentre parlava uscivano dalla bocca enormi gocce di saliva.

Nel 41, dopo l’assassinio di Caligola, il marito divenne l’uomo più importante dell’impero e con lui la bella moglie. La giovane però non gradiva la vita da imperatrice così iniziò a interessarsi ad altri uomini.

Si narra che addirittura avesse accettato la sfida da una famosa prostituta di quel tempo e in 24 ore ebbe 25 rapporti battendo la rivale.

Ohimè, la cosa non andò a genio al marito che la pugnalò a morte. Da allora si dice si aggiri al Colosseo “importunando” gli uomini più carini.

Un altro posto che a mio parere è più suggestivo di notte è Castel Sant’Angelo.

Se poi vi capita di farlo in una notte di metà settembre potreste incontrare il fantasma di Beatrice Cenci.

Siamo nel periodo del tardo rinascimento, purtroppo subì degli abusi dal padre così lei

e i suoi fratelli decisero di uccidere l’uomo. Vennero condannati e decapitati in pubblica piazza.

Da allora la giovane Beatrice appare le notti settembrine con la sua testa in mano.

Spesso pare non essere sola.

Accanto a lei si vedrebbe anche il boia di Castel Sant’Angelo che, in tanti anni di “onesta professione” pare abbia decapitato più di 500 persone.

Proseguiamo con la nostra passeggiata notturna da brivido.

Anche un luogo sacro come San Pietro non è da meno.

Ospite d’onore addirittura Giulio Cesare

le cui ceneri riposavano in un’urna d’oro all’interno di una sfera di bronzo posta in cima all’Obelisco di Piazza San Pietro.

Papa Sisto V spostò l’imponente struttura al centro della piazza, durante i lavori si volle bucare l’urna per vedere cosa vi fosse al suo interno e ne uscirono le ceneri. Da allora si dice che Giulio Cesare passeggi nei pressi dell’obelisco.

Anche la splendida Piazza Navona regala notti da brivido, soprattutto quando c’è la luna piena.

Passando per Via dell’Anima (già il nome della strada è tutto un programma) si arriva davanti al Palazzo de Cupis (ora ha cambiato nome, ma conserva ancora l’antico stemma araldico: un ariete rampante).

Qui visse la bella Costanza e dove potremmo vedere l’impronta della sua splendida mano sui vetri della finestra. Andiamo però con ordine.

Costanza sembra avesse delle mani talmente perfette al punto che un artista volle farne un calco da esporre nella sua bottega.

Il laboratorio divenne meta di gente che si affollava ad ammirare il calco della mano perfetta.

Un frate la trovò bella a tal punto che se fosse stata di una persona vera avrebbe corso il rischio di essere tagliata per invidia.

La ragazza venne a sapere del commento. Si spaventò e iniziò a uscire sempre meno, fino a chiudersi del tutto in casa e a dedicarsi alle sue passioni, tra cui ricamare.

Un giorno si punse, purtroppo la ferita si infettò e furono costretti ad amputarle la mano. Poco tempo dopo la ragazza morì.

Queste sono solo alcune delle storie da brivido che caratterizzano il cuore della Capitale.

Quindi se farete delle passeggiate notturne occhio alle spalle!

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Info Rita Ferranti Noviello

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Rita F. Noviello autrice di libri (scrittrice è troppo impegnativo) dal 2005. Cresciuta a Genova fino all’età di sedici anni da genitori pugliesi, dopo aver vissuto per un periodo a Manfredonia, attualmente vive a Roma dove collabora con un’associazione di promozione sociale come mediatrice culturale specializzata in lingua francese. Vincitrice di vari premi letterari, uno dedicato proprio alla “sua” Genova, al suo attivo ha la pubblicazione di cinque libri di narrativa e due di poesia. Collabora inoltre con una casa editrice romana per la quale pubblica racconti brevi. Altra sua grande passione, quella radiofonica che le ha permesso di presentare anche spettacoli di piazza, passione che ora sta trascurando per continuare a scrivere e pubblicare le sue opere. Appassionata di storia, tradizioni e culture di tutta Italia ama far scoprire a chi la circonda curiosità e aneddoti di vario genere.

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