Il Governo ha emesso il Decreto emergenza per l’Emilia Romagna: subito due miliardi per la ricostruzione e Bonaccini ha già un modello da seguire. Intanto sale a 15 il bilancio delle vittime dell’alluvione. Proclamata oggi una giornata di lutto nazionale.
Approvata l’emergenza maltempo dal Cdm tenutosi ieri a Palazzo Chigi che ha emesso diverse misure per sollevare l’Emilia Romagna e le Marche dai danni causati dall’alluvione.
Le misure
Con il decreto emergenza il Governo stanzia due miliardi per le regione colpite dal disastro dell’alluvione, e decreta una cassa integrazione emergenziale fino a 90 giorni per tutti i lavoratori. Finanzia altresì 298 milioni per un’indennità una tantum, rafforzamento del fondo di garanzia per le imprese, 300 milioni a fondo perduto sono concessi da Simest alle imprese esportatrici, 400 milioni per finanziamenti a tassi agevolati, 100 milioni per il Fondo di solidarietà nazionale, 75 milioni per l’agricoltura e 8 milioni per le strutture sanitarie. Stop alle tasse fino ad agosto, un fondo da 20 milioni per garantire la continuità didattica e un fondo da 3,5 milioni per quella universitari. Inoltre studenti universitari sono esonerati dal pagamento delle tasse annuali.
Oggi lutto nazionale: il bilancio delle vittime sale a 15
Sul territorio il premier Giorgia Meloni che ha commentato:
“E’ un Cdm con primi interventi urgenti, ci sono molte misure. Complessivamente questo primo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre due miliardi di euro per le zone colpite. Proclamato il lutto nazionale nella giornata di oggi 24 maggio“.
Intanto il bollettino delle vittime del maltempo continua a salire: nel Ravennate trovato un uomo di 68 anni di cui era stata annunciata la scomparsa il 17 maggio. Sono così 15 le vittime confermate dall’alluvione.
La ricostruzione
Tutti al lavoro ora per riportare l’Emilia Romagna alla luce: il governo insieme al presidente di regione Bonaccini riceverà l’aiuto anche dell’Ue.
Il presidente francese Macron ha annunciato l’invio di mezzi e uomini nei territori colpiti mentre Ursula von der Leyen sarà in Romagna domani.
“Grande solidarietà da tutta Italia” ha commentato il presidente della Repubblica Mattarella
Ma anche merito al Governo che ha saputo muoversi tempestivamente: così commenta il premier Meloni
“Non era facile trovare due miliardi in pochi giorni. Va dato atto a tutto il governo di essersi dedicato all’emergenza con il massimo della concentrazione, disponibilità e operatività possibile”.
Tutto pronto ora per far partire la fase di ricostruzione: il presidente Bonaccini ha già un modello da seguire, ma prima serve un decreto adeguato. Con i 12 miliardi che erano stati stanziati per il terremoto è stato quasi tutto ricostruito, adesso dice Bonaccini:
“Abbiamo bisogno di norme di semplificazione per una capacità di intervento adeguata a una ricostruzione che sia fatta bene nel pieno rispetto della legalità ma anche rapida, per far ripartire una regione prima per export pro capite. Sono miliardi di euro i danni.”
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