Giornata importante per Genova e per l’intero territorio ligure grazie alla creazione di un tavolo di confronto trimestrale tra Comune e Regione sulla situazione occupazionale in Liguria, nel capoluogo e nella sua area metropolitana. Questa importante decisione è stata presa di comune accordo tra Augusto Sartori, assessore al Lavoro e alle Politiche attive dell’Occupazione e ai Rapporti con le Organizzazioni sindacali della Regione, e Mario Mascia, assessore comunale allo sviluppo economico, lavoro e rapporti sindacali.
L’obbiettivo è semplice: tenere d’occhio la crisi che sta attraversando il mondo del lavoro in città e in regione per poter intervenire e cercare di invertire rotta. La prossima riunione evidenzierà infatti le criticità e le richieste emerse dai confronti mensili con gli stakeholder, facendo anche un punto sulle strategie occupazionali attualmente in vigore. Proprio secondo l’assessore regionale Sartori, l’obbiettivo principale sarà garantire e tutelare il lavoro sul territorio ligure attraverso strumenti fondamentali come il Patto del Lavoro nel Settore del Turismo, il programma Gol, Garanzia Giovani e il potenziamento dei Centri per l’Impiego”.
Le prime mosse per contrastare la crisi
Per quanto ci sia ancora molto da fare, la stretta collaborazione tra Regione e Comune potrà concretamente portare a nuove soluzioni. In primis, la condivisione di banche date tra le società operanti nel mercato del lavoro permetterà di individuare quei settori e quelle specifiche situazioni in cui intervenire. Un altro passo fondamentale sarà l’applicazione di nuove strategie di avvicinamento al lavoro indirizzate soprattutto ai ragazzi non ancora maggiorenni, approfittando delle immense potenzialità dei social, dei videogiochi e dei simulatori. Facendo sperimentare loro alcuni dei mestieri più diffusi e importanti della regione e spiegando in maniera semplice l’iter di formazione o studio da seguire, si potrebbe infatti riuscire a farli appassionare e a indirizzarli al meglio e a rimpolpare alcuni settori produttivi ormai in evidente difficoltà. Non resta quindi che aspettare il prossimo confronto e monitorare l’evoluzione della situazione occupazionale in Liguria nei prossimi mesi.