Sono purtroppo ancora tante le persone che pensano, dato che si dedicano assiduamente all’attività fisica, di non avere la necessità di fare tanta attenzione a quello che mangiano. Sbagliato! Non importa che si pratichi CrossFit piuttosto che palestra, questo non esenta dal fatto di seguire una dieta sana. Attraverso quello che si mette nel piatto, infatti, è possibile risolvere diverse importanti problematiche.
Una di queste è l‘infiammazione, risposta naturale dell’organismo ad alcune lesioni che, nel momento in cui si presenta e non si risolve, può cronicizzarsi. Come sottolineato in diverse interviste da esperti come il biochimico statunitense Barry Sears, i quadri di infiammazione cronica, che accelerano i processi di invecchiamento dell’organismo, sono quasi sempre dovuti alla nostra dieta.
Bando quindi agli eccessi di zuccheri e attenzione alla qualità dei grassi consumati (opportuno è ridurre quelli saturi). Trovando la quadra tra carboidrati, proteine e lipidi è possibile mantenere quell’equilibrio insulinico tanto importante per prevenire le infiammazioni.
Il piano alimentare deve essere ovviamente personalizzato. Consigliabile, infatti, è contattare il proprio medico curante per appurare, attraverso esami ematici, l’esistenza di eventuali quadri di carenze. In questi casi, si possono acquistare integratori dimagranti online – su e-store come Farma27 se ne trovano diversi autorizzati e di ottima qualità – per supportare gli effetti della dieta e dello stile di vita.
Per capire se ci si sta muovendo nel modo giusto e monitorare i risultati ottenuti, bisognerebbe focalizzarsi non tanto sul peso, bensì sulla massa grassa. Quando quest’ultima è in eccesso, vuol dire che c’è una situazione all’insegna dell’infiammazione cronica in corso.
Quali sono i valori ideali sui quali basarsi? Per gli uomini il 15% e per le donne il 25. Se si esce da questi parametri, vuol dire che si ha a che fare con una condizione di obesità. Molto utile per analizzare la situazione della propria massa grassa è procurarsi una bilancia impedenziometrica, oppure prenotare una visita da un nutrizionista per avere tutte le misurazioni in merito eseguite da un professionista.
Se ci si dovesse accorgere di essere fuori dai parametri si può sempre correggere il tiro lavorando sull’equilibrio fra i nutrienti. Sia per i tre pasti principali, sia per gli spuntini, uno a metà mattina e il secondo a metà pomeriggio, bisognerebbe seguire questo schema: 40% dell’apporto calorico da carboidrati, 30 dai lipidi, 30 dalle proteine.
Per quanto riguarda gli alimenti specifici, spazio a frutta di stagione, carni bianche, latticini non troppo grassi, frutta secca e salmone, ottima fonte di grassi antinfiammatori omega-3.