Il magico splendore di Villa Borghese, tra storia e natura

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Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
(Alberto Sordi)

Il magico splendore di Villa Borghese

Villa Borghese nasce per volere del cardinale Scipione Caffarelli Borghese nel XVII secolo.

Subì delle modifiche nel secolo successivo dagli architetti Asprucci.

L’attuale aspetto le è stato dato per mano di Luigi Canina verso i primi del XIX secolo.

Acquistata dallo Stato nel 1901 e in seguito donata alla città di Roma.

Il nome ufficiale sarebbe Villa comunale Umberto I già Borghese, ma per tutti è villa Borghese.

E’ tra i cinque parchi più grandi della città.

Passeggiando tra i numerosi viali è un continuo regalare edifici, laghetti, giardini all’italiana, busti, rovine, tempietti e fontane.

Per renderci conto della sua grandezza basti pensare che ha ben nove ingressi.

Quelli più gettonati sono Porta Pinciana, scalinata Trinità dei Monti, quello del Pincio a Piazza del Popolo e piazzale Flaminio

Lungo il percorso di Villa Borghese si incontra un laghetto artificiale circondato da un giardino molto bello, chiamato Giardino del Lago. Dal laghetto emerge una piccola isola su cui spicca un tempietto del tardo settecento, imitazione del tempio dedicato ad Esculapio.

E’ uno snodo di viali molto suggestivi. Alla fine di uno si arriva in Piazza di Siena, dove ogni anno si svolge un concorso ippico tra i più famosi al mondo. Poco distante è presente il galoppatoio del centro ippico.

Sempre in piazza di Siena è sita la Casina dell’orologio e stando a vecchi documenti era l’abitazione del giardiniere. La struttura è a due piani con una torretta e quattro orologi, in cima un piccolo tempio a cupola, con otto colonne doriche. Vi sono ospitate tre campane e in cima una bandiera.

Percorrendo ancora i suoi viali incontriamo una meridiana, decorata con marmi e stucchi, che si trova in viale dell’Uccelleria.

Questo è solo una minima parte di quanto villa Borghese ospita al suo interno.

Passeggiando non è raro sentire il ruggito di un leone o il verso di qualche uccello tropicale.

Questo perchè al suo interno ospita il Bioparco, inoltre è possibile visitare il Museo Civico di zoologia.

Una curiosità: la villa ospita il Cinema dei piccoli, cioè la sala cinematografica più piccola del mondo.

Per farvi comprendere di cosa vi sto parlando in fatto di dimensioni, ho deciso di darvi “qualche numero”.

I giardini sono sette, eccone alcuni: Giardino del Lago, Giardino Piazzale Scipione Borghese, Giardini Segreti, Parco dei Daini, Valle dei Platani.

Il leccio, l’abete rosso, l’acero americano e il cedro dell’Atlante sono la traccia di un giardino scomparso, chiamato Boschereccio.

Quarantaquattro fontane di varie dimensioni, offrono uno spettacolo architettonico non indifferente.

Come la Fontana del Fiocco (o Fontana di Esculapio) realiazzata tra il 1830 ed il 1834.

Oppure la Fontana dei Pupazzi (XVIII secolo), due fontane con vasca a forma di conchiglia 16181620 e il Ninfeo rustico con sarcofago (XVII secolo).

I monumenti sono trentotto.

Giusto per nominarne qualcuno: un Orologio ad acqua del 1873, un’Edicola della musa (1842) o

l’ Obelisco Pinciano risalente al periodo di Adriano

Sei sono i musei, cito i più noti: la Galleria Borghese, la Galleria nazionale d’arte moderna e il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia

Trentadue tipi di alberi tra cui: Cipressi calvi, Cedri dell’Himalaia, Olmi campestre, Ippocastani

Diciassette piante erbacee tra cui: Giacinti selvatici e capperi.

Per quanto riguarda l’avifauna sono state censite quindici specie come: Cinciallegre, Pettirossi, Fringuelli, Falchi pellegrini, Gheppi e Civette

Infine, ma solo in questo articolo, gli edifici sono diciassette.

L’immensità della villa custodisce non solo un tesoro artistico, ma anche naturalistico che la rendono tappa fondamentale per tutto coloro che vengono a Roma.

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Info Rita Ferranti Noviello

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Rita F. Noviello autrice di libri (scrittrice è troppo impegnativo) dal 2005. Cresciuta a Genova fino all’età di sedici anni da genitori pugliesi, dopo aver vissuto per un periodo a Manfredonia, attualmente vive a Roma dove collabora con un’associazione di promozione sociale come mediatrice culturale specializzata in lingua francese. Vincitrice di vari premi letterari, uno dedicato proprio alla “sua” Genova, al suo attivo ha la pubblicazione di cinque libri di narrativa e due di poesia. Collabora inoltre con una casa editrice romana per la quale pubblica racconti brevi. Altra sua grande passione, quella radiofonica che le ha permesso di presentare anche spettacoli di piazza, passione che ora sta trascurando per continuare a scrivere e pubblicare le sue opere. Appassionata di storia, tradizioni e culture di tutta Italia ama far scoprire a chi la circonda curiosità e aneddoti di vario genere.

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