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esondazione fiume Magni
Ravenna - Esondazione fiume Magni

Alluvione in Emilia Romagna. Il Magni ha rotto gli argini

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RAVENNA – Il fiume Magni ha rotto nuovamente gli argini. L’allerta meteo è servita. In queste ore la situazione più grave è riscontrata nel Ravennate, in via Faentina sino alla Fornace Zarattini.

La zona ovest di Ravenna è un oceano. Con strade allagate in meno qualche ora, fabbriche e centro commerciale sommersi. Fra Conselice e Lavezzola i canali di scolo hanno esondato. Decine le abitazioni coinvolte. Al momento la pioggia si è fermata, comunque. Però è stata necessitata l’evacuazione alle Bassette.

In attesa dell’arrivo di veri giorni di sollievo per l’intera regione, con la Romagna che risulta al momento essere la zona più colpita dall’alluvione, ma dove nei prossimi giorni, a sentire le dichiarazioni di Lorenzo Medici, il meteo.it, “le precipitazione saranno per fortuna quasi assenti”. Intanto l’allerta rossa almeno per oggi è mantenuta.

Già ieri il bilancio dell’alluvione in Emilia-Romagna si era aggravato. 14 le vittime, ma ci sarebbero anche dei dispersi. Salgono a 42 i Comuni alluvionati. Circa 10mila gli sfollati. Danni per miliardi.

Sono 18.500 le utenze senza elettricità. Danni ancora incalcolabili, per esempio, nello stesso Ravennate: 5mila le aziende in grandi difficoltà.

A Bologna, invece, spaventa che dopo i danni il rischio sia quello di abbandonare i campi. Centinaia sono stati gli sfollati per il ciclone dei giorni scorsi.

A Cesena la testimonianza dell’imprenditore Amadori fa il paio con quelle delle famiglie che per sfuggire alle frane hanno percorso chilometri a piedi con i bimbi sulle spalle. “La produzione è ripartita, ma il difficile resta come fare a portare il mangine negli allevamenti, intanto aiutiamo gli sfollati dando pasti gratis”, ha commentato a caldo l’imprenditore di carni bianche.

Dalla parte della manutenzione del territorio, ovviamente, si sta ricordando che servono i canali di drenaggio.

Mentre sulla riviera romagnola, sia a Rimini che a Riccione, si sta lavorando alacremente per rimettere tutto a posto. Per il turismo. Grazie anche ai tanti aiuti arrivati da ovunque. Molto meno interessante, infine, la polemica sul concerto di Springsteen a Ferrara, che si è tenuto come niente fosse successo a qualche città di distanza.

Dalla Liguria il sostegno è concreto. Partiranno nel pomeriggio, dal polo di Santo Stefano di Magra, 10 squadre di Protezione civile attrezzate di Colonna mobile per dare un aiuto alla popolazione dell’Emilia Romagna; opereranno nella zona di Imola.

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Info Nunzio Festa

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Nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna. Giornalista, poeta, scrittore. Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto. Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista. Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa). Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”. Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”. Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”. Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”. Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana. Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”. Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano. nunziofesta81@gmail.com.

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