Il bilancio di questi giorni di alluvione che hanno sconvolto l’Emilia Romagna è tragico: sono nove le vittime causate dal maltempo, migliaia gli sfollati e più di 20 i fiumi esondati. Anche per la giornata di oggi prosegue l’allerta rossa con scuole che restano chiuse fra Cesena e Bologna. Allerta arancione invece in Lombardia, Marche e Toscana.
E’ la regione più a rischio di tutta Italia – secondo i dati Ispra – per le sue aree pianeggianti con molti corsi d’acqua naturali e artificiali.
Enormi i danni causati e convocata per il prossimo martedì un Cdm per varare provvedimenti a sostegno dei luoghi colpiti: sono 20 mila gli sfollati e 41 i comuni colpiti con oltre 280 frane e 400 strade interrotte. Mantenuta anche per oggi l’allerta rossa anche se non sono previste precipitazioni abbondanti ma per scongiurare il pericolo di altre piene o frane; arancione invece per la pianura e la costa ferrarese.
Alluvione in Emilia Romagna: le parole del presidente di Regione
Preoccupazione per il presidente di Regione Stefano Bonaccini di fronte alla conta dei danni:
“La portata della devastazione del maltempo è quella di un altro terremoto: saranno danni quantitativamente minori ma saranno di qualche miliardo di euro. Come per il terremoto ricostruiremo tutto, al governo abbiamo detto che abbiamo bisogno di risorse ma anche di norme speditive. C’è bisogno di un commissario straordinario per prorogare scadenze, mutui, rate e tanti investimenti”.
Calamità naturali sempre più frequenti per un clima sempre più instabile: tutto è partito dai primi giorni di maggio in cui nell’arco di 36 ore è caduta l’acqua di quattro mesi. Scenario ripetuto in modo più ampio durante questi ultimi due giorni in cui invece è caduta l’acqua di sei mesi.
Bonaccini chiama il governo alle proprie responsabilità:
“L’Italia è un Paese che nel dopoguerra ha investito molto poco sulla prevenzione, quindi bisogna recuperare un ritardo storico. Il surriscaldamento del globo comporta che questi fenomeni accadano ormai quasi ogni settimana: dobbiamo inquinare di meno per evitare il riscaldamento del globo e avere un piano di lotta al dissesto idrogeologico”.
Le vittime
I dati più tragici sono quelli che riguardano le vittime del maltempo: in una frazione di Cesena sono stati trovati morti marito e moglie di 69 e 60 anni. L’uomo è stato travolto dal fiume Savio e la moglie è stata ritrovata 15 chilometri più avanti trascinata dalla corrente. Morto anche un anziano colto da malore e un 77enne rimasto ucciso dal costone franato di una collina.
A Forlì sono morte altre tre persone: una coppia ritrovata nel quartiere Cava e un anziano rinvenuto invece vicino agli argini del Montone, la moglie invece è riuscita a salvarsi salendo sul tetto mentre l’uomo è rimasto intrappolato nel tentativo di recuperare alcuni oggetti in casa.
A Ravenna un uomo è morto annegato nella sua auto e un 43enne in provincia di Bologna è caduto in un pozzo mentre stava tentando di installare una pozza per svuotare il garage.
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Foto di copertina: il Resto del Carlino