LiguriaDay Quotidiano online
Credo che anche i liguri astemi siano consci del fatto che la produzione vinicola è un’eccellenza dell’agricoltura della nostra regione; porta con sé un importante bagaglio di tradizioni e allo stesso tempo è fortemente calata nella contemporaneità e tocca temi legati alle tradizioni locali e al paesaggio.
Che sia la viticoltura eroica delle colline “andine” di Airole nell’estremo Ponente e delle fasce a picco sul mare delle Cinque Terre, o la viticoltura orizzontale delle piccole pianure che il dio della geologia ha voluto regalare alla Liguria, le Piane di Albenga e di Sarzana, si tratta sempre di una produzione vinicola di pregio, sicuramente modesta nella quantità ma eccellente nella qualità.
Dalla consapevolezza del valore di questa realtà nell’estate 2022 è partito “FAI un giro in vigna”: i Gruppi FAI Giovani della Liguria si sono uniti in un progetto che ha rappresentato una novità nel panorama del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano, svoltosi, in precedenza, solo in Friuli Venezia Giulia.
Un progetto che vuole accompagnare giovani e meno giovani alla riscoperta del nostro territorio, unendo natura, patrimonio storico artistico e cultura enogastronomica.
Virginia Satragno è la Responsabile Regionale dei Gruppi FAI Giovani della Liguria; l’anno scorso in occasione del lancio dell’iniziativa disse che
“la scelta del nome ha voluto richiamare il senso di comunità e di stagionalità e l’idea di fondo è quella di raccontare il territorio in maniera circolare: dalla terra al prodotto in tutte le sue sfaccettature. Visite alle cantine e ai centri storico-artistici vicini, passeggiate e degustazioni, tutto nell’ottica di esaltare le peculiarità del nostro territorio che rappresenta un esempio virtuoso di sostenibilità e integrazione uomo-natura. Un modo per recuperare il legame più profondo e diretto con il territorio attraverso le eccellenze che lo contraddistinguono cercando di coinvolgere i giovani e avvicinarli alle nostre iniziative”.
Nel 2023 i viaggi alla scoperta del vino ligure e delle aziende che lo producono sono iniziati nello scorso mese di aprile nell’estremo Levante “oltre le Cinque Terre”, dove il Gruppo FAI Giovani della Spezia ha accompagnato un folto gruppo di appassionati e curiosi lungo i pendii a precipizio sul mare di Campiglia (SP) a visitare l’azienda agricola Albana La Torre.
Il Gruppo FAI Giovani di Savona ha organizzato per sabato 27 maggio una giornata presso la società agricola RoccaVinealis, a Roccavignale (SV), dove, grazie alla scommessa di quattro imprenditori, le moderne tecnologie si sono incontrate con tecniche antiche e i consigli dei vecchi contadini nel verde entroterra della Val Bormida.
La visita alla cantina sarà preceduta da un’escursione che collegherà alcuni importanti punti di interesse storico e paesaggistico del territorio di Roccavignale: il belvedere del Cuore gigante, la “vigna eroica” della società RoccaVinealis, la borgata medioevale di Strada famosa per il suo “Presepe Vivente”, il Castello del Carretto del XII secolo, i due laghi per la pesca sportiva, il dolmen risalente alla cultura megalitica.
Infine si arriverà in cantina, dove RoccaVinealis proporrà ai partecipanti un assaggio delle sue Granacce IGT Colline Savonesi, nelle tipologie rosè “la Rebecca”, rosso “Gublot” e rosso barricato “Dru”.
Ovviamente ci sarà la possibilità per i partecipanti di iscriversi al FAI e di rinnovare l’iscrizione se si è già “faini”; sconto per i nuovi iscritti giovani. Tutte le informazioni necessarie per partecipare alla giornata si trovano sulle pagine Facebook FAI Liguria e FAI Giovani – Savona.
L’appuntamento successivo, domenica 11 giugno, organizzato dal Gruppo FAI Giovani di Imperia, sarà a Taggia (IM), presso l’azienda agricola Eros Mammoliti per andare a conoscere la storia e la rinascita del Moscatello di Taggia, antico vino dei Papi.
I tre appuntamenti successivi saranno organizzati dai Gruppi FAI Giovani di Albenga-Alassio, Genova, Tigullio ma non ci sono ancora le date precise quindi…. ne riparleremo.
Ti può interessare leggere anche
Il Museo della Lavanda di Carpasio è tornato a vivere
