La Fondazione Umberto Veronesi ricorda come gli adolescenti dovrebbero dormire almeno 8-10 ore al giorno. In particolare dai 6 ai 13 anni dovrebbero dormire 9-12 ore e dai 13 ai 18 almeno 8 ore al giorno.
L’Accademia Americana di Medicina del Sonno ci fornisce queste raccomandazioni:
- dai 4 ai 12 mesi 12-16 ore al giorno
- da 1 a 2 anni 11-14 ore
- da 3 a 5 anni 10-13 ore
- da 6 a 12 anni 9-12 ore
- da 13 a 18 anni 8-10 ore.
Purtroppo almeno il 25% dei giovani dai 12 anni in su non rispetta questi parametri.
I dati del nostro Report 2023 in corso di costruzione ci diranno che il dato è in ulteriore peggioramento.
Le cause sono molteplici ma certamente quella più importante è l’uso improprio degli smartphone e tutti i servizi correlati.
Proprio da questa rubrica abbiamo già sollevato il problema e riportato i dati dell’Agenzia Italia: “l’82% dei giovani ne fa un uso improprio. Circa il 50% per combattere la noia e circa il 23% come unica possibilità per sentirsi parte di un gruppo o essere accettati dagli altri. Il 22% circa è a rischio di addiction”.
Il tempo dedicato ai social è inversamente correlato alle ore di sonno. Il videogioco rappresenta la modalità più utilizzata.
Dormire poco e sottoporsi eccessivamente alla luce durante le ore notturne mina profondamente la salute con insorgenza di problemi immediati e a distanza.
Quelli immediati sono legati all’induzione di infiammazione cerebrale che riduce progressivamente la performance psico-fisica con comparsa di ansia, stress, sbalzi d’umore, irritabilità, disattenzione e minore rendimento scolastico. Inoltre, si assiste ad un’alterazione di alcuni neuropeptidi che disturbano il senso di sazietà con aumento dell’appetito e conseguente sindrome metabolica, sovrappeso od obesità.
A distanza possono insorgere patologie cardio-vascolari, psichiatriche e tumorali. Quest’ultimo fenomeno è favorito dall’inibizione di alcuni meccanismi anti-oncogenetici indotti dalla deprivazione di sonno e dalla eccessiva stimolazione da parti di fonti luminose durante la notte.
La Federazione Italiana dei Medici Pediatri correla inoltre la riduzione di sonno con problemi di tipo comportamentale come dipendenza da uso di alcol e/o sostanze.
Il ritmo sonno-veglia quindi diventa a tutto tondo un’argomento che si inserisce in uno stile di vita adeguato e sobrio.
Per arginare l’uso improprio di smartphone od altri social l’unica vera soluzione rimane l’educazione affrontando il tema già nelle scuole primarie ma è necessario informare i genitori che devono loro stessi modificare i loro comportamenti per dare il giusto esempio.
Per esempio eliminando il cellulare durante i pasti e durante alcune ore della giornata che devono essere dedicate alla relazione genitore-figlio.
Ricordiamo il nostro patto d’alleanza genitori-figli che può essere visionato ed utilizzato attraverso il link www.centrostudidelcentroalcologicoasl3