Francia vino in calo

Coldiretti Liguria presente alla Fiera di Milano “TuttoFood 2023”

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La Coldiretti ligure presenzia alla fiera di settore di Milano portando numeri ancora in aumento per l’export sull’agroalimentare. Protagonista assoluto si conferma essere il vino.

Al via questa mattina a Fiera Milano RhoTuttoFood 2023“, fiera b2b dedicata all’agroalimentare. Anche quest’anno è presente la Coldiretti della Liguria; l’associazione di categoria innanzitutto ha portato nel capoluogo lombardo un “no al cibo sintetico, ma anche al pensiero sintetico”.

Alla conferenza “I rischi del cibo artificiale”, a cui hanno preso parte anche il ministro Francesco Lollobrigida, il presidente nazionale e il segretario generale Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, e l’ad di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, le puntualizzazione nel merito sono state solide.

Occorre portare avanti – è rilanciato da una nota diffusa proprio da Coldirettiuna vera e propria battaglia per salvare il cibo italiano e l’agroalimentare made in Italy, oggi purtroppo effettivamente attaccato dal terrorismo salutistico su vino e salumi, dalle etichette a semaforo che bocciano le eccellenze tricolori, dalle nuove norme sugli imballaggi e dall’estremismo green, con le fattorie equiparate alle grandi industrie inquinanti. E ancora dal via libera a novel food del tutto estranei alla cultura alimentare nazionale al divieto della pesca a strascico, fino ad arrivare anche al possibile l’arrivo dei prodotti artificiali”.

Questo in un contesto di crescita diffusa dei numeri che danno ragione al food made in Italy.

Il 2023, infatti, conferma gli aumenti; con un +15% dell’export agroalimentare registrato solo nel primo trimestre dell’anno.

Dato che fa segnare un nuovo record dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno grazie ai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea: dal vino alla pasta all’ortofrutta fresca, che salgono sul podio delle specialità italiane più vendute all’estero.

Grande protagonista dell’export italiano – è quindi sottolineato fra le altre cose – si conferma il vino, che nel 2022 raggiunge un valore di 7,9 miliardi di euro con una crescita del 10 per cento delle vendite all’estero. Le esportazioni hanno ufficialmente conquistato un record storico per il vino made in Italy. E un +3% dell’export vitivinicolo è stato registrato anche in Liguria, patria, per altro, di 8 vini Doc e 4 Igt. Non a caso, dietro una bottiglia di vino italiano c’è un territorio, con una sua storia, una tradizione culturale e una serie di abilità che bisogna saper raccontare: proprio come nel caso della viticoltura eroica delle nostre Cinque Terre, praticata in aree impervie e di difficile gestione a rischio dissesto idrogeologico, sulle piccole isole o le cui condizioni rendono totalmente o parzialmente impossibile la meccanizzazione e che, proprio per questo, dà origine ai cosiddetti vini eroici”.

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Info Nunzio Festa

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Nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna. Giornalista, poeta, scrittore. Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto. Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista. Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa). Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”. Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”. Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”. Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”. Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana. Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”. Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano. nunziofesta81@gmail.com.

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