Una donna è arrivata all’alba di ieri al Policlinico San Martino con l’aorta rotta. Intervento di routine ma pericoloso: il team guidato dal direttore Giovanni Pratesi ha risposto in modo tempestivo consentendo alla paziente di 71 anni di sopravvivere.
All’alba di ieri mattina rischiosa corsa contro il tempo presso il Policlinico San Martino: arrivata infatti in codice rosso una donna di 71 anni che riportava una rottura dell’arco aortico e dell’aorta toracica. La paziente è stata salvata in meno di quattro ore dalla squadra guidata da Giovanni Pratesi.
La signora ha superato l’intervento senza complicazioni e adesso si trova in terapia intensiva per tenere monitorati i parametri vitali in attesa della sistemazione presso un centro di riabilitazione.
Non si tratta di un intervento straordinario – al San Martino ne eseguono 200 all’anno – ma sicuramente un’operazione difficile: la rottura dell’aorta aveva infatti causato una grave emorragia toracica. Eccellente la tempestività di medici e infermieri: la donna è arrivata al Pronto Soccorso alle quattro del mattino e in pochissimo tempo si è radunato il team pronto per la sala operatoria.
Le parole di Giovanni Pratesi: direttore della clinica di chirurgia vascolare
“In passato questi pazienti venivano trattati fuori regione mentre oggi, grazie alla multidisciplinarità del San Martino è possibile gestirli con successo – ha detto il direttore della clinica di chirurgia vascolare ed endovascolare Giovanni Pratesi – La signora aveva già subito una prima operazione a Milano, poi ha avuto una progressione della malattia ed è stata trasferita da noi con un forte dolore toracico dopo un primo ricovero al Villa Scassi.”
Un salvataggio che conferma ancora una volta il ruolo di eccellenza per il principale ospedale genovese: un punto di riferimento sempre più centrale per tutta la regione e un ambiente d’avanguardia e di altissima tecnologia.
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