Ho avuto il privilegio di incontrare Valentina Evangelista a proposito di un romanzo da lei scritto magistralmente: Primo piano interno tre, che mi ha fatto letteralmente innamorare della sua penna. Non potevo esimermi quindi dal leggere la sua nuova fatica, uscita da pochissimo: L’incantesimo dei luoghi, edito da Ediciclo, il quale non smentisce la sua bravura.
Valentina sceglie otto posti e ne racconta storie, magie, aneddoti, cogliendone bellezza, fascino e mistero, grazie alla sua sensibilità. I luoghi sono: Il sacro Bosco di Bomarzo, il Giardino dei Tarocchi, Castel del Monte, la Casina delle civette, Palazzo Schifanoia, la Cappella Sansevero, Porta Alchemica e Villa Palagonia.
La riflessione che la scrittrice porta a fare, tramite i suoi racconti e le sue scoperte di cui ci fa dono, è che molto spesso si viaggia, si visitano posti di cui non si conosce davvero molto, ma basterebbe documentarsi un po’ per riuscire a vederli con occhi nuovi.
Proprio nelle prime pagine, l’autrice racconta di essersi recata in un posto e di averlo definito speciale per le vibrazioni che aveva avvertito e l’emozione provata, mentre la persona che era con lei, lo aveva definito semplicemente bello, rifiutandosi di spingersi oltre la superficiale osservazione.
Riuscire ad andare oltre lo sguardo è sicuramente un fatto personale, perché non tutti abbiamo la stessa sensibilità, ma è indubbio che un posto lo si può maggiormente apprezzare se si hanno le giuste informazioni. (Per fare un esempio: io non potrò mai dimenticare quando trovandomi a Praga e ascoltando il racconto di Jan Palach, studente universitario che si diete fuoco per protesta, la mia visione e percezione di piazza San Venceslao, cambiò totalmente).

I luoghi speciali ci parlano, bisogna solo imparare ad ascoltarli.
Per citarne qualcuno, ad esempio il Sacro bosco di Bomarzo, fu fatto ideare dal principe Orsini per dedicarlo alla moglie Giulia Farnese. Una serie di misteriose figure allegoriche, eroi mitologici, animali e iscrizioni ermetiche, fu visitato da personalità note, tra cui Dalì. I
l giardino dei Tarocchi, popolato da statue colorate ispirate appunto ai Tarocchi. Villa Palagonia, a Bagheria è più nota come Villa dei Mostri, Renato Guttuso e artisti dell’epoca se ne innamorarono. La casina delle civette si trova A Villa Torlonia, già dall’esterno è visibile la meravigliosa vetrata, tutto celebra le civette ed altri uccelli; i luoghi magici sono da sempre popolati da uccelli, simboli di identità e portatori di messaggi, nelle opere alchemiche sono spesso usati come simboli.
È una insolita “guida” questo libro della collana Piccola filosofia di viaggio, che sicuramente incuriosisce e invita a immergersi nel mistero, a trovare simboli alchemici, ma soprattutto a cogliere tutto ciò che eleva lo spirito. Se siete curiosi e volete saperne di più, cercatelo in libreria!
Valentina Evangelista ha scritto racconti, libri per bambini, un romanzo, e questa è la sua ultima fatica, è una scrittrice poliedrica, brillante, da tenere d’occhio, perché chissà ancora quali sorprese ci riserverà.
L’intervista che segue è con Valentina Evangelista a proposito del suo romanzo: Primo Piano interno tre.
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