Assemblea di Spediporto, l’opinione degli stakeholders

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Connessioni infrastrutturali, digitali e umane. È stato questo il tema su cui si è dibattuto all’Assemblea annuale di Spediporto, un palco in cui l’associazione degli spedizionieri ha illustrato il quadro generale del porto di Genova e i piani di sviluppo che coltiva per il settore della logistica e per l’intera città.

I punti focali sono stati l’aeroporto e le potenzialità del cargo aereo, le grandi opere che trasformeranno nei prossimi anni il volto del porto di Genova e non solo, ma anche l’importanza di curare lo sviluppo tecnologico e digitale. Si è parlato anche di Green Logistic Valley, malgrado il progetto sia fermo a causa dei ritardi nella nomina di un commissario da parte del governo, e della necessità di sburocratizzare le operazioni logistiche. 

Ma cosa ne pensano gli attori della logistica e le istituzioni genovesi? Liguria Day ha intervistato alcuni tra i principali stakeholder intervenuti all’evento.

Il tema delle connessioni è stato riconosciuto da tutti come fondamentale, prima di tutto perché nessun porto ormai può considerarsi un’isola. Qualunque polo logistico deve mettersi in relazione con il mondo e creare collegamenti sempre più efficienti e vantaggiosi. 

La pensa così Marco Conforti, da poco più di due mesi nuovo Presidente del gruppo PSA Italia:

“I cambiamenti globali della competizione rendono fondamentale creare eccellenza nell’intera catena logistica. PSA ha questa esperienza di supply chain in altre zone del mondo e lo vuole fare anche qui in Italia”. 

Una visione confermata dal Supply Chain Manager di PSA, Fabio Bucchioni, che ha spiegato come il colosso intende realizzarla:

“Questo sarà possibile tramite magazzini e intermodalità prevalentemente stiamo cercando di aprirci a dei nuovi mercati a dare delle soluzioni in più a tutti gli shareholder del porto di Genova”.

La visione globale riguarda anche le nuove tecnologie, come ha ribadito Alessandro Casu, spedizioniere Presidente di STS Casu:

“Ormai diciamo che è diventato un must essere al passo coi tempi, in particolare con la connessione e la digitalizzazione. Noi stiamo cercando di fare il possibile per adeguarci ai tempi in modo da poter cogliere tutte le innovazioni che il mercato sta offrendo e non perdere opportunità”.

Anche perché secondo Piero Lazzeri, ex-Presidente Spediporto e oggi Consigliere di amministrazione di Bcube Connect, è proprio l’aspetto digitale del settore logistico ad attirare le giovani generazioni:

“Cioè, questo è un mondo che si è trasformato e si sta trasformando praticamente alla velocità della luce, perché non si lavora più come anche solo dieci anni fa. Quindi la nuova generazione è quella che prenderà il testimone e dovrà fare le cose diverse da come si facevano una volta, a cominciare dai rapporti con i nostri fornitori più importanti, le compagnie di navigazione. Questo è un passaggio di non diciamo di non poca importanza”.

L’aeroporto Colombo: un’occasione da non perdere 

I progetti sullo sviluppo del cargo aereo sono stati accolti con molto entusiasmo, come i volti della Camera di Commercio di Genova, che compartecipa all’Aeroporto di Genova S.p.A. per il 25% delle sue azioni.

Il segretario generale Maurizio Caviglia ha ricordato quanto sia importante essere pronti dopo un periodo complicato come gli ultimi tre anni:

“Tra il covid e l’aumento dei prezzi del petrolio, è stato dato un colpo importante, non solo all’aeroporto, ma anche alle compagnie aeree. Ora si riparte e i migliori, in qualche modo, si sono  rafforzati ancora e apprezzano la possibilità di crescere. Genova ha dimostrato nel passato di avere un’ottima crescita nel settore dell’aviazione privata. Ora noi vorremmo che la stessa eccellenza Genova la trasferisse sul cargo per un semplice motivo: abbiamo un aeroporto che è nel porto”.

Il Presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio ha rincarato la dose:

“Il cargo è un settore che potrebbe perfettamente integrare il polo logistico da cittadino con merci ad alto valore aggiunto. Abbiamo tutte le competenze per poterlo fare e potrebbe essere uno sviluppo che rilancia ulteriormente il nostro aeroporto”.

La connessione fondamentale tra logistica e città

Lo sviluppo della logistica genovese è un’occasione per gli attori che ne fanno parte ma per la stessa città. Può significare innovazione tecnologica, infrastrutture autostradali e ferroviarie aggiornate alle necessità del commercio e degli abitanti, ma anche ricchezza per la città e posti di lavoro.

Intervistato da Marco Repetto, Enrico Costa ha parlato del suo ruolo di spedizioniere ma anche di Presidente del CEIS. Costa ha ricordato che le connessioni da valorizzare sono anche e soprattutto umane:

“Il mondo è fatto di situazioni di persone, quindi se qualcuno ci ha bisogno non è che il mondo lavorativo si estrae è comunque il mondo lavorativo partecipa ad aiutare le situazioni di difficoltà. Questo è, diciamo, il senso in cui noi cerchiamo di far condividere due situazioni collaborative e quella sociale”.