Complice il caldo sole primaverile e in civile risposta alle polemiche dei giorni scorsi, le celebrazioni per il 78° Anniversario della Liberazione del 25 Aprile hanno attirato a Genova in piazza della Vittoria e poi in corteo in XX Settembre, Largo Pertini e piazza Matteotti un grande numero di persone.
Il Gonfalone di Genova al Sacrario Trento e Trieste al cimitero di Staglieno
Si è iniziato la mattina alle 8 nel cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste, e al campo dei Caduti Partigiani dove è stata celebrata una Santa Messa in suffragio.
Le commemorazioni sono poi proseguite in piazza della Vittoria con un corteo accompagnato da esecuzioni della Filarmonica Sestrese che ha raggiunto il Ponte Monumentale. Qui, al sacrario dei caduti partigiani, sono state deposte corone e data lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell’Atto di Resa delle truppe tedesche.
Dopo la tappa in largo Pertini per deporre altre corone, il corteo ha raggiunto piazza Matteotti dove il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti hanno portato i loro saluti, con molti fischi del pubblico; ha poi parlato il presidente dell’ANPI Massimo Bisca.L’orazione commemorativa è stata tenuta da Francesco Cozzi, già procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Genova.
Per ricordare l’anniversario della Liberazione l’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento ha osservato un’apertura straordinaria con ingresso gratuito, il Museo ha infatti esposto l’originale Atto di Resa delle truppe tedesche firmato a Genova il 25 aprile 1945. Interessante, quale cornice all’Atto di resa, la selezione di manifesti di propaganda del 1944-1946, i disegni partigiani e i documenti della Resistenza.
Atto originale di resa dei nazifascisti ai partigiani firmato a Villa Migone il 25 aprile 1945; ora conservato al Museo del Risorgimento
Per i più giovani, o per chi non lo sapesse, ricordiamo che nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale della Liguria e il Comando Militare Regionale, riuniti congiuntamente, decisero l’inizio dell’insurrezione. Le operazioni militari per la liberazione della città iniziarono la mattina successiva e il CLN regionale assunse di fatto le funzioni di governo. Onde evitare un bagno di sangue furono contemporaneamente avviate trattative tra il comando tedesco della piazza di Genova e i vertici locali della Resistenza, e nella sera del 25 aprile, presso Villa Migone, il generale Meinhold firmò l’Atto di resa. Si tratta dell’unico caso europeo in cui un corpo di armata tedesco si sia arreso a formazioni partigiane. Quando due giorni dopo arrivarono a Genova le truppe alleate, trovarono la città non solo già liberata, ma anche in condizioni di vita quasi normali, con i tram che circolavano e le case illuminate. L’insurrezione di Genova venne giustamente definita “insurrezione modello”, anche se il prezzo pagato dai patrioti genovesi fu molto alto, con 300 morti e 3000 feriti.
LiguriaDay ha filmato l’evento
Durante la giornata di celebrazione, è stato possibile visitare le celle e il Sotterraneo dei Tormenti della Casa dello Studente in Corso Gastaldi. Il luogo che durante la seconda guerra mondiale era utilizzato dai nazisti per torturare i prigionieri. A corredo della visita, grazie alle traduzioni dal tedesco all’italiano degli studenti del Liceo Deledda, vario materiale di propaganda antinazista dal 1933 al 1945 è stato mostrato al pubblico.