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Discorso inaugurale Botta Direttore Generale Spediporto Assemblea Generale Soci 2023
Discorso inaugurale Botta Direttore Generale Spediporto Assemblea Generale Soci 2023

GENOVA@CONNECTED.WORLD – Spediporto presenta il futuro della logistica: il Modello Liguria resiste e si evolve, porto e aeroporto strategici

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Tempo di lettura: 2 minuti

Il settore della logistica oggi riunito a Genova per l’assemblea pubblica di Spediporto

Presso il Salone delle Grida – Palazzo della Borsa – presenti le più importanti personalità del settore per un focus sui temi cruciali che riguardano la logistica: la digitalizzazione, la connettività e le nuove strategie per il cargo aereo a Genova.

Giampaolo Botta –  direttore generale di Spediporto – non ha dubbi: la Diga, le Infrastrutture di connessione (Terzo Valico su tutti) e semplificazioni (ZLS e Customs Bonded Area) possono portare Genova a competere ad armi pari con i porti del North Range (Anversa in primis).

“Con le semplificazioni e con il giusto livello di connessione Genova potrebbe arrivare a conquistare sul mercato ben più di 1 milione di nuovi contenitori già dal 2027. 

Le nostre analisi ci dicono che possiamo arrivare a ridurre sensibilmente il transit time terrestre – 3 giorni ed i costi (operativi, amministrativi e finanziari). 

Da qui ai prossimi anni abbiamo bisogno di semplificazioni, più tecnologia e apertura a modelli più avanzati di collaborazione tra pubblico e privato, anche sul fronte dei controlli alle merci.”

L’intervento di Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, ha toccato i temi più importanti legati al mondo della logistica.

Botta è partito, dopo aver ringraziato tutti i presenti, con l’analisi del 2022, anno complesso e funestato da eventi che hanno riaperto scenari non confortanti.

“Pensiamo che sia a questo punto necessario e prioritario – spiega Botta – per tutti i governi, aprire bene gli occhi e comprendere che il conflitto tra Ucraina e Russia si è già oggi trasformato in globale, quantomeno guardando ai suoi riflessi sull’economia”.

Sottolineata anche la necessità di un connubio impresa-impegno sociale

Un tema che diventerà sempre più importante. “Perché la responsabilità sociale deve essere essenziale collante tra chi opera in ambito imprenditoriale e il territorio – spiega Botta – Genova ha visto mutazioni sociali molto evidenti negli ultimi decenni, con un calo demografico che ha portato la popolazione residente a circa 560.000 abitanti e una sempre maggiore incidenza di cittadini provenienti da altri Paesi, europei e non.

Il tema dell’inclusione, dell’accesso alla formazione professionale, per tutti, soprattutto per chi è, ancora oggi, ai margini o quasi della società, deve diventare fondamentale.

La ZLS rappresenta, per Spediporto, un tassello fondamentale per la realizzazione della Green Logistic Valley, sintesi quest’ultima, del lavoro che come categoria intendiamo condurre nel prossimo futuro.

Avevamo predetto del grande interesse del nostro settore per le aree di Cornigliano, spazi che incidono su quello che può essere definito il vertice basso della ZLS del Porto e del retroporto di Genova.

La Zona logistica semplificata e la zona doganale interclusa

“Immaginiamo questo come il primo step di un percorso che deve condurre alla realizzazione di una grande area logistica semplificata, all’interno della quale calare i benefici di una zona doganale interclusa (che qui potrebbe facilmente realizzarsi) collegata, via ferrovia, con i magazzini della valle (dispiegati nell’intera Valpolcevera), ma potenzialmente con qualunque scalo merci, incluso quello aeroportuale, che potrebbe diventare un luogo di pick-up e consolidamento per il trasporto “aviocamionato” diretto nel Nord Ovest del paese e nel centro dell’Europa.

Il tutto sotto la direzione di una sola sezione doganale che possa presiedere e controllare i movimenti delle merci attraverso un innovativo sistema di remote control facilitato dalla tecnologia 5G.

Ormai, in questo disegno, il perimetro doganale potrebbe essere superato da un perimetro di tracciamento intelligente, legato alla potente rete dati che avrà sede proprio lungo la Valle.

Ecco, nella nostra visione pensiamo possa essere questa la sintesi perfetta tra città, porto, aeroporto e retroporto. Qui si gioca il futuro della città, qui si gioca la partita che Spediporto vuole vincere.”

Genova: porto sempre più connesso

Soppiantare Marsiglia, che in questo momento gioca il ruolo di leader in questo campo nel Mediterraneo, sarebbe fondamentale ma altrettanto, se non di più, sarebbe trasformare il capoluogo ligure nel primo Hub portuale mediterraneo, sia per le linee merci che per quelle dati, rendendo con ciò Genova il porto più “connected” del Mediterraneo!

La vera ambizione, il vero obiettivo è questo: un Porto che sia il più digitale e connesso d’Italia e che garantisca interoperatività con Aeroporto e Rete Ferroviaria.

Utopia? No, ci crediamo e vogliamo portare avanti questo progetto.

Il progetto Spediporto per l’aeroporto di Genova

“L’Aeroporto di Genova ricopre un ruolo centrale nella visione che abbiamo per il futuro del nostro territorio – incalza Botta – uno scalo che, anch’esso, riceverà fondi per un importante aggiornamento delle proprie infrastrutture, con una migliore connessione alla rete di trasporti cittadina, con la nuova stazione ferroviaria in grado di collegarlo rapidamente al centro città ma anche al Polo tecnologico degli Erzelli.

Del Cristoforo Colombo, e qui ne approfitto anche per salutare gli amici della stampa presenti in sala, si è parlato finora soprattutto sotto il profilo del traffico passeggeri, dei turisti molto spesso portati a Genova dai tour operator delle crociere.

I ragionamenti ad oggi fatti riguardavano, dunque, picchi di traffico prevalentemente concentrati durante il periodo estivo, dove si sommano anche i voli per le isole.

È indispensabile uscire da questa logica, cambiare il modo di pensare. Perché l’Aeroporto di Genova, con l’aggiornamento funzionale che dovrà essere effettuato, avrà la possibilità di garantire flussi di traffico costanti per tutto l’anno.

Lo sviluppo di una città passa anche, ne siamo convinti, da un aeroporto efficiente e che rappresenti uno degli asset fondamentali per le attività economiche.

Peraltro, Genova ha un’enorme fortuna legata alla collocazione geografica dello scalo aeroportuale.

Un caso come quello del “Colombo” è davvero raro, visto che, racchiusi in pochi chilometri, si trovano porto commerciale (merci), porto passeggeri, cantieri navali, centri di eccellenza ICT, raccordo autostradale, ferroviario (Terzo Valico), con un bacino d’utenza potenzialmente importante. Ecco, dunque, perché Spediporto e 20 aziende hanno deciso di puntare con forza sul suo rilancio cargo”.

Un Aeroporto tecnologicamente avanzato, al pari di Porto e Retroporto, può servirsi della rete 5G, e se collegato da infrastrutture efficienti al Nord Ovest del Paese, non può che aspirare a tentare uno scatto in avanti, reinventando il proprio ruolo e rilanciando le sue potenzialità.

Non è, infatti, concepibile che tonnellate di merce gestite da operatori genovesi debbano scalare in aeroporti come Francoforte o Rotterdam o Liegi, prima di arrivare da noi.

“Per questo, come Società Consortile GOAS (è il nome che, come raggruppamento di impresa, abbiamo dato al progetto Spediporto, spiega Giachero), crediamo molto nella progettualità, nella “visione”, ed abbiamo elaborato un piano industriale che possa, nei prossimi sette anni, rendere nuovamente fortemente “connesso” ai principali scali merci nazionali il nostro aeroporto, in una partnership progettuale che miri a rendere ancora più efficiente l’offerta aeroportuale nel Nord Ovest.

Come vedete, alla fine, molto se non tutto, si riconduce a tre fattori: infrastrutture, tecnologie digitali e cambio di paradigma mentale.

La parola chiave è CONNESSIONE

La parola chiave è connessione: connessione fisica di tipo infrastrutturale tra collegamenti ferroviari, marittimi, aerei, in grado di portare Genova ad essere davvero un perno essenziale del commercio in Europa; connessione tecnologica grazie al 5G, al Clouding, al Mobile Edge Computing; semplificazioni amministrative legate alla ZSL; green factory ed economia sociale, grazie a un cambio culturale che vogliamo inserire nei nostri progetti a tutela dell’ambiente. Connessione, infine, con il tessuto sociale, grazie a un rinnovato senso di responsabilità che abbraccia sia il mondo del lavoro, anche nelle sue componenti più fragili, che quello della formazione sia professionale che universitaria.

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