Aggressioni al personale sanitario: la rabbia dei sindacati e le risposte attese da Regione Liguria. Servono norme più severe per fermare un’abitudine ormai diventata normalità.
Ancora tensioni e aggressioni al personale sanitario presso ospedali, ambulatori e rsa liguri: gli ultimi fatti avvenuti a distanza di poche ore uno dall’altro sono accaduti al pronto soccorso dell’ospedale Galliera.
Il primo malcapitato è stato un infermiere aggredito da un nigeriano ubriaco fatto trasferire all’ospedale dalla polizia perché infastidiva dei passanti in zona Principe.
Poco dopo invece sempre al Galliera un Oss è stata aggredita da un paziente: la donna non ha riportato ferite gravi ma è rimasta molto provata dall’accaduto.
Episodi sempre più frequenti e a cui bisogna dare un freno, per questo Regione Liguria sta valutando di intervenire con norme più severe.
“E’ evidente che il problema delle aggressioni ai sanitari stia ormai diventando un tema da affrontare con norme più severe che Regione Liguria chiede da tempo. Questi fatti non fanno altro che impoverire il nostro sistema sanitario, che ogni giorno grazie all’abnegazione dei suoi operatori cerca di offrire le migliori possibili cure al cittadino“ hanno commentato con una nota congiunta il presidente Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola.
A riferire gli accaduti Fp Cgil e Uil Fpl: l’accusa dei sindacati denuncia come ormai questi episodi siano la “normalità” dei Pronto Soccorso.
Pazienti esasperati dalle lunghe attese, gestione di altri in agitazione psicomotoria determinata dall’abuso di sostanze o droghe e sovraffollamento dei Pronto Soccorso giorno e notte con personale sotto organico. Per questo adesso chiederanno un incontro urgente con i direttori generali delle Aziende, Enti e Istituti, Prefetto e Questore.
“L’obiettivo sarà quello di mettere in atto un Protocollo di intervento efficace e il ripristino totale delle postazioni di Polizia fisse h24 con specifici compiti di ordine pubblico e non quelli di sola polizia giudiziaria. E’ impensabile che i lavoratori già oberati dalle drammatiche condizioni di lavoro subiscano o rischino di subire continue aggressioni rischiando per la propria incolumità. La responsabilità ricade sugli enti, attraverso l’attuazione di Piani di Sicurezza per la salvaguardia dei propri dipendenti e sulle Istituzioni” hanno condiviso i sindacati in una nota a riguardo.
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