Luca Delfino si pente: il killer prossimo alla scarcerazione, e ancora in attesa di sapere in quale Rems seguirà il suo percorso di recupero post-detenzione, ha parlato in videoconferenza dal carcere di La Spezia. Persistono dubbi sulla veridicità del pentimento dell’assassino e la madre di Antonella non lo perdona.
Continua a far discutere il caso Delfino: dopo gli ultimi sviluppi che vedono il killer prossimo alla scarcerazione – prevista il 28 luglio – per recarsi (forse) nel centro di recupero di Prà dove resterà sette anni. Preoccupazione e dibattiti riguardo la decisione ma ieri è arrivato il pentimento di Delfino, una vera novità visto che il killer sembrava del tutto estraneo a questo sentimento.
Ha parlato per più di un’ora collegato dal carcere di La Spezia insieme al magistrato del tribunale di Sorveglianza di Massa che dovrà decidere in merito alla sua scarcerazione.
Luca Delfino si pente: le sue parole
“Sono pentito e chiedo scusa alla mamma di Antonella. Mi dispiace molto nei confronti dei suoi genitori, soprattutto della mamma. Questi anni di carcere mi hanno cambiato. Mi voglio curare, voglio iniziare una nuova vita. Poter riabbracciare i miei genitori e stare un pò con loro. So che mi aspetta un lungo percorso riabilitativo e sanitario e sono pronto ad affrontarlo perché so di aver sbagliato nella mia vita.”
I dubbi sull’autenticità del suo pentimento e attesa per la decisione sulla Rems:
Secondo il giudice però non è ancora così scontato il suo trasferimento presso la Rems di Prà: sarà il ministero a decidere nelle prossime settimane tra le tante strutture disponibili non solo in Liguria ma anche in tutta Italia.
Restano per altro anche i dubbi, e le paure, sulla reale autenticità del suo dichiarato pentimento. La mamma di Antonella Multari – uccisa da Delfino con 40 coltellate nel 2007 – non intende perdonarlo.
“Non ci sono né scuse né perdono. Se c’è Dio può perdonarlo lui, ma non io. Io non ce la faccio. Da 17 anni sono una morta che cammina, non ho voglia di vivere e penso sempre la stessa cosa”.
In seguito all’omicidio del 2007 Delfino venne successivamente condannato a 16 anni e mezzo di reclusione.
Delfino divenne noto alle cronache come “il killer delle fidanzate”, dal momento che nel 2006 venne indagato anche per l’omicidio della ex fidanzata Luciana Biggi uccisa nei vicoli di Genova.
In quel caso però Delfino venne assolto per insufficienza di prove.