Pasquetta agrodolce per i tifosi rossoblù che, tra grigliate in famiglia e pranzi al sacco in campagna, hanno comunque seguito l’atteso incontro Como vs Genoa. Dopo un incoraggiante inizio di gara, impreziosito dall’imparabile sassata di Kevin Strootman dalla distanza al 23′, i ragazzi di mister Giardino riescono a chiudere i primi quarantacinque minuti di gioco in vantaggio. Degne di nota le grandi parate di Josep Martínez, capace in ben tre occasioni di negare ai comaschi la gioia del pareggio prima dell’intervallo. Nella ripresa, il ritmo del match aumenta gradualmente e il Grifone sembra più determinato che mai a trovare il raddoppio per chiudere il prima possibile la partita.
Al 53′, infatti, Massimo Coda in girata becca il palo con un potente tiro dalla distanza, quasi nel tentativo di imitare la prodezza dell’autore dell’1-0. L’attaccante genoano, vero simbolo e trascinatore di questa squadra per l’intera stagione, non si da però per vinto, trovando la meritata gioia del goal con un micidiale tiro al volo al 57′. Il doppio svantaggio pesa ai padroni di casa che, per tentare la disperata rimonta, mandano in campo Mancuso e cambiano assetto di gioco. La scelta del tecnico comasco da rapidamente i frutti sperati, mettendo in difficoltà un Genoa meno propositivo e in calo fisico dopo aver trovato il 2-0.
Il crollo nel secondo tempo e la classifica
I nuovi spazi concessi dai liguri favoriscono in particolare Patrick Cutrone che, dopo aver conquistato un rigore, poi revocato dal VAR per fuorigioco, capitalizza al meglio l’imbucata geniale di Cerri e segna la rete del 2-1. Sull’onda dell’entusiasmo, i biancazzurri riprendono in mano le redini di questo Como vs Genoa, impegnando ripetutamente la difesa e l’estremo difensore rossoblù. La spinta dei lombardi viene infine premiata e proprio l’uomo della svolta, Leonardo Mancuso, sigla il pareggio con un tap-in vincente su corner ad un minuto dal novantesimo. La partita del Giuseppe Sinigaglia termina dunque 2-2 con il rimpianto del Grifone per non aver difeso il doppio vantaggio ed essersi dovuto “accontentare” di un solo punto.
Le vittoria di Frosinone, attuale capolista della Serie B con 66 punti, e Bari, terzo a -4 dal Genoa, mette nuova pressione ai liguri che, nelle restanti 6 giornate di campionato, dovrà quantomeno cercare di custodire il secondo gradino del podio. Per farlo, arricchendo così il proprio momentaneo bottino di 60 punti, saranno cruciali proprio le ultime due sfide contro i frusinati (sabato 13 maggio alle 14:00 in trasferta) e i pugliesi (venerdì 19 maggio alle 20:30 al Ferraris). Nell’attesa degli attesissimi scontri diretti, i ragazzi di mister Giardino dovranno provare a tornare a vincere già il prossimo 15 aprile contro il Perugia, trascinati dall’enorme calore del proprio pubblico.