Damiano dei Maneskin, il celebre cantante della band rock italiana, ha deciso di farsi chef per un giorno e realizzare un tutorial su come fare il pesto genovese. Il video è stato pubblicato su TikTok, una delle piattaforme social più utilizzate al momento, e ha subito fatto discutere.

Il problema non sta tanto nel fatto che Damiano abbia voluto condividere una sua versione del pesto genovese con i suoi fan, ma piuttosto nella maniera in cui ha deciso di farlo. Infatti, il cantante ha utilizzato degli utensili decisamente inusuali per la preparazione della salsa più famosa della cucina ligure.
Schiaccia l’aglio, poi lo trita. Non con il classico mortaio della tradizione italiana, ma con un grinder, un tritatabacco personalizzato con il suo volto. Speriamo pulito. La stessa cosa la fa con i pinoli. Poi arriva un’imitazione del mortaio. Molto particolare. Al posto del classico pestello usa un “butt plug”, il sex toy solitamente utilizzato come stimolatore anale (speriamo l’abbia lavato bene).
Questa scelta ha scatenato l’indignazione di molti italiani, che considerano il pesto genovese come una delle ricette più importanti e rappresentative della loro cultura culinaria. Molti si sono sentiti offesi dal fatto che il cantante abbia deciso di utilizzare degli oggetti sessuali per preparare il piatto e che abbia trasformato un simbolo della tradizione in una sorta di gioco per adulti poco hot, ma molto scemino.
Inoltre, il pesto genovese non è solo un piatto, ma rappresenta anche una filiera di produzione che coinvolge migliaia di persone. Ci sono gli agricoltori che coltivano il basilico, i produttori di olio extravergine di oliva, i casari che producono il formaggio, e tante altre figure che contribuiscono a mantenere in vita questa antica tradizione culinaria.
La cosa più brutta di tutte è che Damiano prova a fare il trasgressivo, ma in realtà risulta solo tristemente patetico. Non solo non rispetta la tradizione culinaria, ma la deride utilizzando oggetti sessuali che nulla hanno a che fare con la cucina. Inoltre, l’utilizzo del pecorino romano rappresenta un massimo insulto per i genovesi, che sanno bene che i formaggi tradizionalmente utilizzati per il pesto sono il pecorino sardo (fiore sardo) oltre al parmigiano reggiano.
Gli autori del video non hanno nemmeno avuto il buon senso di googolare la ricetta tradizionale del pesto genovese, dimostrando così una grande ignoranza e mancanza di rispetto nei confronti di una delle ricette più amate e rispettate della cucina italiana.
In conclusione, si può solo compatire Damiano per il personaggio che deve interpretare e per il tentativo maldestro di mettersi in mostra con una performance tanto bizzarra quanto inutile. La banalità del brutto non stupisce nessuno, ma la mancanza di rispetto per la tradizione e per la cultura culinaria italiana è imperdonabile.
Rilasciamo al link sotto la ricetta del vero Pesto genovese al mortaio di Roberto Panizza ideatore del Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio, Ambasciatore della cultura gastronomica genovese e ligure nel mondo e al primo posto nella classifica dei migliori pesti alla genovese presenti sul mercato secondo Gambero Rosso con il suo Pesto genovese fresco di Rossi 1947.
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