Nel corso del periodo storico che va dal II al I secolo avanti Cristo si cominciò a edificare lungo la costa anche al di fuori di Ostium e all’interno dell’attuale tenuta presidenziale del capo dello Stato a Castel Porziano fu realizzato il Vicus Augustus.
Il Vicus Augustus era un vero e proprio quartiere imperiale fatto edificare da Cesare Ottaviano Augusto nel quale dimorava periodicamente anche Plinio il Giovane, il governatore della Bitinia sotto Traiano, che nella sua “Lettera all’amico Gallo” descrive perfettamente il territorio, tracciando per i contemporanei di oggi uno spaccato della storia di quel periodo in cui l’impero conobbe il massimo sviluppo e fu ulteriormente approfondito e accuratamente rendicontato agli inizi del 1984 dall’architetto Eugenia Salsa Prina Ricotti.
Fu proprio la prof.ssa Salsa Prina Ricotti ad accertare la reale posizione della villa appartenente a Plinio con certezza assoluta confutando le tesi di Lanciani che in passato aveva individuato la casa nel sito reale in un altro sito, la Villa cosiddetta “della Palombara”, di cui si tratterà in seguito.
La parte archeologica della tenuta presidenziale è di notevole interesse storico e oltre a sontuose ville patrizie ospitava anticamente le belve provenienti dagli angoli dell’impero condannate ad essere immolate al Colosseo.
La tenuta confinava con Castel Fusano, la storica Selva Laurentina, Capocotta e il Tirreno ed era attraversata oltre che dalla Severiana dalla vecchia strada per Lavinio e dalla via Laurentina.
Ad oggi sono ancora identificabili al suo interno il foro e le tre terme pubbliche.
Tra le ville che erano presenti in passato quella imperiale di Augusto a Tor Paterno e la cosiddetta: “Casetta della regina Elena”, fatta così intitolare dal professor Lanciani perché fatta esplorare per la prima volta per suo diretto interessamento.
Finita di edificare intorno al 142 d.C, è annoverata dagli storici per il ritrovamento al proprio interno di una bellissima e ottimamente conservata copia in marmo del Discobolo di Mirone. La statua nota col nome di “Discobolo di Castel Porziano” si trova oggi presso il Museo Nazionale romano di Palazzo Massimo a Roma.
Nella prossima puntata parleremo del porto imperiale di Claudio.
Fonti storiche e bibliografiche di questa ricerca:
Plinio il Giovane, Lettera all’amico Asinio Gallo, (Epistulae, 11,17);
Rodolfo Lanciani “Le antichità del territorio Laurentino nella Reale tenuta di Castel Porziano” in Monumenti antichi dei Lincei XIII, 1903 col. 133-198 «Villa Magna» a Grotte di Piastra: R. Lanciani, art.cit., c. 193;
J.R. Patterson, Il Vicus di epoca imperiale nella tenuta presidenziale di Castel Porziano, in Castelporziano, I, cit., p. 67 ss.;
E. Salza Prina Ricotti, La c.d. Villa Magna. Il Laurentinum di Plinio il Giovane, in RendLinc, s. Vili, XXXIX, 1984, pp. 339-358; ead., La Villa Magna a Grotte di Piastra, in Castelporziano, 2, cit., p. 53 ss.; ead., Il Laurentino: scavi del 1985, ibid., p. 45 ss. La Civiltà cattolica, edizioni 3259-3264;
Vicus Augustanus·. G. Simonazzi Masarich, Vicus Augustanus Laurentium, in MontAnt, s. miscellanea, I, 1971-1973, p. 291 ss.;
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Sopraintendenza di Ostia, Castel Porziano I. Campagna di scavo e restauro 1984. Viella, Roma 1985, 78, s.i.p. pagina 619.
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