LA SPEZIA – Non solo bus elettrici per la rivoluzione green del Porto di La Spezia.
La presentazione ufficiale dei primi 8 bus Euro 6 (eco-sostenibili) che permetteranno il trasporto dei crocieristi dal Molo Garibaldi al Terminal Crociere ha aperto la strada alla trattazione di più argomenti.
I nuovi autobus sono stati presentati ieri mattina al Terminal crociere da Spezia & Carrara cruise terminal e Atc esercizio, attraverso un accordo con la società “Sessanta milioni di chilometri” utile alla fornitura del servizio di shuttle.
L’accordo, è stato spiegato fra le altre cose dal direttore generale del Terminal, Daniele Ciulli, e dall’amministratore delegato di Atc, Francesco Masinelli: “garantirà il servizio di shuttle bus per i prossimi sette anni, con il più alto standard ambientale attualmente disponibile“. Tramite la realizzazione di un piano che “verrà attuato per il progressivo passaggio dai bus diesel ai bus elettrici, con una sostituzione di almeno due all’anno e per raggiungere un obiettivo in linea con la volontà di fare del terminal spezzino il più sostenibile dell’Alto Tirreno e del Mediterraneo”.
Confermato dunque l’investimento di oltre 50 milioni di euro per il nuovo Terminal crociere, cifra aumentata per aggiornare la struttura alle esigenze attuali, e che utilizzerà materiali ecocompatibili.
“Questo accordo – ha aggiunto la segretaria generale dell’Autorità di Sistema portuale del Mar ligure orientale, Federica Montaresi – rappresenta un’ottima notizia, assolutamente in linea con i programmi di transizione energetica e ambientale dell’Authority, e che si integrerà con gli altri investimenti e progetti green ports previsti dal nostro Ente, ammontanti a 62 milioni di euro“.
Seconda buona notizia per l’Autorità, visto che proprio nelle stesse ore giunge quella del riconoscimento, garantito dal Consiglio di Stato, della legittimità degli atti che permisero l’accosto delle navi da crociera nella darsena militare, fra il 2013 e il 2016, messo in pratica dall’allora presidente dell’Autorità portuale Forcieri.
Visto il respingimento del ricorso presentato dalla società livornese Livorno 2000, che allora gestiva i traffici nella stessa città toscana. Fra le belle notizie, invece, rimarrebbe una non proprio positiva.
Sempre l’Autorità portuale da tempo anela alla possibilità di investire in maniera più consistente sull’abbattimento dell’inquinamento prodotto ancora dalle navi da crociere.
Dove sarebbe pronta ad imporre agli armatori di istallare sui loro giganti del mare cappe per la riduzione dei fumi, al fine di contrastare l’emissione in atmosfera usando chiatte con bracci telescopici aspirafumi.
Al momento, però, appunto, gli operatori del settore, seppure la pratica si largamente utilizzata negli States per esempio, temono al contrario che l’adeguamento a una normativa di questo segno penalizzi l’estetica dei loro mezzi trans-oceanici e che al contempo siano costretti a nuovi ingenti investimenti. In un contesto, va sottolineato, dove però il loro giro di affari è sempre in costante come soddisfacente aumento.
NUNZIO FESTA
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