Sabato 11 marzo si è tenuto nella Chiesa del Gesù in piazza Matteotti a Genova, gemellata con la città portuale di Odessa della pianista, il concerto di solidarietà con l’Ucraina dell’organista e musicologa ucraina Yulia Yurchak, accompagnata in parte del programma dalla violinista Yesenia Vicentini. L’evento è stato organizzato dall’Associazione culturale Pasquale Anfossi.
Al concerto hanno partecipato il vicesindaco Pietro Piciocchi in rappresentanza del Comune di Genova, Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e l’ambasciatore d’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk.
Al termine dello spettacolo, l’editore e saggista Andrea Lombardi ha fatto dono alla Yurchak di una copia del libro “AZOVSTAL – Le fotografie di Dmytro «Orest» Kozatsky e la battaglia di Mariupol” (ITALIA Storica, Genova 2022), ricostruente in foto e testi la durissima battaglia per la città di Mariupol e l’acciaieria Azovstal, svoltasi esattamente un anno fa.
La pianista, attualmente impegnata in un tour in Italia per promuovere la musica e la cultura della sua terra e per sensibilizzare il pubblico italiano sulla lotta dell’Ucraina contro l’invasione russo-putiniana, ha ringraziato sentitamente per il dono.
Una copia del libro è stata poi donata da Lombardi anche all’ambasciatore Melnyk, con il messaggio:
“il popolo ucraino sta lottando per la sua libertà e non solo per l’Unione Europea, ma per qualcosa di superiore, ossia l’Europa, con i suoi millenni di storia e tradizioni”.
Le date di Yulia Yurchak dopo Genova
Le prossime date dei concerti di Yulia Yurchak saranno a:
- Roma, presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra, martedì 14 marzo, alle 20:30,
- Torino, presso l’auditorium dell’Oratorio di San Filippo Neri, il 15 marzo alle 20:45,
- Milano, in apertura de “I Boreali Nordic Festival”, presso il teatro Franco Parenti, il 17 marzo alle 18:30.
Il Tour di Solidarietà
Nata a Odessa nel 1988, la pianista ucraina non ha voluto lasciare la propria patria in seguito allo scoppio del conflitto il 24 febbraio.
“E’ casa mia e non la lascerò – spiega – La guerra è terribile, ma non ci ha spezzati. Noi artisti possiamo creare qualcosa di bello anche durante la guerra“.
Scopo del tour è la valorizzazione di una cultura ora in difficoltà.
“I compositori ucraini non sono molto conosciuti in Europa. Ma abbiamo tanta bella musica“.
Per conoscerla meglio, è qui disponibile l’intervista che la bella musicista ha rilasciato a Rai.