vista segreta di San Pietro
Il "buco della serratura" con la suggestiva vista su San Pietro - fonte immagine: web

La vista segreta di San Pietro e la magia dell’Aventino

Lontano dal caos della città, salendo sulla parte più alta del colle Aventino a Roma, è possibile ammirare la cupola di San Pietro spiando dal buco della serratura di un imponente e antico portone, quello della villa dove oggi ha sede l’Ordine del Gran Priorato di Roma dei Cavalieri di Malta, un tempo monastero benedettino (939), poi occupato dai Cavalieri Templari (XII secolo) e successivamente, dal 1312, dai Cavalieri Ospitalieri.

Magnifici giardini ospitano un complesso di eleganti edifici, tra cui l’ambasciata dell’Ordine di Malta presso lo Stato italiano e la chiesa di Santa Maria del Priorato, completamente ristrutturata da Gian Battista Piranesi nel 1765.

Probabilmente fu proprio il famoso incisore, durante la ristrutturazione dell’ingresso alla villa e la realizzazione della piazzetta in stile neoclassico, ad ideare la trovata del buco della serratura con la suggestiva vista su San Pietro, incorniciata dagli alberi dei giardini del Priorato.

 

Guardando attraverso l’apertura del chiavistello si rimane affascinati da quello che sembra un quadro: la magnificenza della cupola che si staglia nel cielo di Roma circondata dalle siepi di un lungo viale alberato. Le foglie sembrano dipinte, così come San Pietro e il paesaggio che si intravede intorno.

La piazza su cui si affaccia il portone è circondata da cipressi, racchiusa da mura decorate con obelischi e trofei militari, che rimandano all’antica festa dell’Armilustrium, che si teneva il 19 Ottobre in onore di Marte, dio della guerra e padre di Romolo e Remo. Durante questa celebrazione, i soldati salivano dal Circo Massimo all’Aventino per offrire sacrifici al dio e così purificare e lustrare le armi prima di riporle per l’inverno. 

I segreti dei Cavalieri Templari

Si crede inoltre che il Piranesi abbia inserito nelle decorazioni simboli e segni che possono essere interpretati solo da chi conosca i segreti dei Cavalieri Templari. La leggenda racconta infatti che tutto l’Aventino fosse stato progettato come una nave, appartenuta all’Ordine, che un giorno sarebbe salpata per la Terra Santa, di cui la famosa porta sarebbe l’entrata, i labirinti dei giardini le funi, i muretti del parco il ponte, l’obelisco centrale l’albero maestro.

 

Piazza dei Cavalieri di Malta

Il Giardino degli Aranci

Accanto al portone del Priorato c’è poi un altro emozionante spettacolo da ammirare: il Giardino degli Aranci, un parco meraviglioso progettato dall’architetto Raffaele De Vico, che nel 1932 ne curò la struttura trasformandolo in un bellissimo giardino aperto a tutti i visitatori, dopo essere appartenuto per molti anni alla famiglia Savelli, da cui il vero nome del parco, Savello, ma chiamato poi da tutti Giardino degli Aranci, appunto, per gli alberi che lo caratterizzano.

Giardino degli Aranci- fonte web

Una leggenda narra che San Domenico da Guzman, fondatore dell’Ordine dei Frati Domenicani, nel 1220 portò dalla Spagna un albero di arance amare, il melangolo, e lo piantò sull’Aventino, nel chiostro della chiesa di Santa Sabina. L’albero miracoloso diede vita spontaneamente a molti altri arbusti, e Santa Caterina, durante un suo viaggio a Roma nel 1300, colse da esso cinque arance e le donò, candite, a papa Urbano VI per addolcire il suo animo burbero. Ancora oggi è possibile, dopo ben otto secoli, ammirare l’albero di San Domenico guardando attraverso un’apertura nel muro della chiesa.

La Fontana del Mascherone

Ad arricchire ulteriormente il giardino c’è inoltre la splendida fontana del Mascherone, realizzata su progetto di Antonio Muñoz nel 1936, composta da un’antica vasca termale in granito ritrovata durante scavi archeologici, che è stata incassata nel muro dietro la chiesa e decorata con dei maniglioni a bassorilievo, e da un mascherone di marmo di origini barocche realizzato su progetto di Giacomo della Porta, incastonato in una grande conchiglia e raffigurante il dio Oceano, già ornamento prima di altre due fontane della città, poi custodito nei depositi comunali, infine collocato a guardia del giardino.

Fontana del Mascherone

Il Giardino degli Aranci è uno dei luoghi più affascinanti e romantici della capitale, dove poter ammirare una vista di una bellezza unica e stupefacente. Lo spettacolo è straordinario e molto suggestivo, sia di giorno che di sera, e tutto l’Aventino, con i suoi segreti e misteri, è un posto magico e unico, che sorprende e stupisce sempre chi si immerge nell’atmosfera incantata della città eterna.

Ti può interessare leggere anche

Tor de’ Specchi un rito che si ripete ogni 9 marzo

Condividi su
Spazi pubblicitari Liguria.Today

Info Laura Spadella

Avatar photo
Sono nata e vivo a Roma, dove mi sono laureata in Scienze Politiche. Scrivo e organizzo corsi di formazione manageriale e di orientamento scolastico e professionale. Mi piace esplorare e raccontare la mia città, con le sue meraviglie ed i suoi difetti, girare senza meta tra vicoli e stradine, per scoprire ogni volta qualche angolo nascosto e condividerlo con gli altri.

LiguriaDay