Sono state depositate dal giudice Ilaria Cornetti le 77 pagine di motivazioni di condanna per Manolo Portanova, calciatore del Genoa.
Tra gli altri condannati lo zio del giovane, Alessio Langella, un suo amico, Alessandro Cappiello, e il fratello William Portanova, al tempo dei fatti minorenne.
Il giudice ha appoggiato pienamente il racconto della ragazza, la quale avrebbe manifestato inequivocabilmente il suo dissenso nel consumare un rapporto sessuale di gruppo. Secondo la ricostruzione dei fatti, Portanova sarebbe stato al corrente di un interesse circoscritto esclusivamente a lui, e avrebbe sfruttato questa infatuazione per ingannare la ragazza.
Le pesanti accuse contro Portanova
“Claudia non è stata trattata come una donna, ma come un oggetto.”
Le accuse nei confronti del calciatore del Genoa sono gravi e difficilmente sormontabili.
Il giudice ha anche dichiarato che “Per la ragazza è stato un incubo durato tra i 40 minuti e 60 minuti. E fatto di rapporti sessuali ripetuti e non consenzienti, schiaffi e violenze. I quattro ragazzi non hanno voluto nemmeno concedere alla giovane una bottiglietta d’acqua. Che per due volte le è stata passata sì, ma vuota”.
E’ stato anche portato alla luce che “Portanova ha fatto finta di difendere Claudia dall’arrivo dei suoi tre amici per il rapporto sessuale di gruppo dicendogli sì di uscire dalla stanza, ma facendolo ridendo. Tanto che poi si è unito a loro nello stupro”.
Le parole dell’avvocato difensore
L’avvocato del calciatore, Gabriel Bordoni, ha commentato la sentenza negativamente: “Nonostante nel corso del processo siano state depositate indagini difensive che dimostrano l’assoluta innocenza del mio assistito, ci dispiace che in queste motivazioni della sentenza non ne troviamo traccia o argomentazione. Avremmo preferito essere smentiti piuttosto che ignorati. Impugneremo la sentenza auspicando che i giudici di secondo grado possano prendere in considerazioni le nostre indagini difensive”.
Nei prossimi giorni sarà presentato ricorso alla corte d’Appello di Firenze.