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Mancano solo gli ultimi dettagli per una giornata straordinaria che coinvolgerà la città di Genova. Apertura al pubblico dei cantieri del Waterfront che permetteranno ai cittadini di essere coinvolti nel progetto che cambierà il volto della Superba. Accesso libero alla passeggiata e visite guidate ai cantieri su prenotazione.
Il Nuovo Waterfront di Renzo Piano apre al pubblico per la prima volta la strada Foce – Porto antico domenica 19 marzo.
Un evento poco più che simbolico ma che vuole essere un primo passo verso la realizzazione di quel collegamento ciclo – pedonale tra Porto Antico e Waterfront di Levante. Accessibili quindi la strada che collega piazza Cavour a via dei Pescatori attraversando le Riparazioni navale e l’area del cantiere del Waterfront di Levante.
Per i cittadini sarà un’occasione per vedere da vicino i cantieri che stanno trasformando l’ex quartiere fieristico in un’area con nuovi edifici, non solo residenziali. C’è anche il Palasport completamente rinnovato.
L’organizzazione della giornata è stata affidata al Comune, all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di porto e allo studio Piano e Cds Holding. Previsti per la prossima settimana una serie di incontri e di riunioni tecniche tra i rappresentanti organizzativi per definire tutti i dettagli e le misure di sicurezza.
“Si tratta di una sperimentazione e l’apertura della strada al pubblico ci permetterà di verificare l’impatto che avrà sulle attività delle Riparazioni navali in una giornata festiva, e di valutare anche l’eventuale periodicità di questa iniziativa. E’ un percorso che abbiamo condiviso anche con Confindustria” ha commentato il presidente dell’Autorità di sistema portuale Signorini.
Open day Waterfront: per gli industriali c’erano altre priorità
Più scettici invece gli industriali riguardo questa iniziativa. Riserve che sono state manifestate nei giorni scorsi dal presidente di Confindustria Genova Umberto Risso:
“Francamente continuiamo a non capire la necessità e l’urgenza di questa apertura il 19 marzo. Noi abbiamo detto che in caso di esigenze motivate, di eventi che, però, devono avere carattere di assoluta eccezionalità e temporaneità, non siamo così ottusi da opporci. Ma non abbiamo mai parlato di un calendario di aperture, neanche per sogno.“
Sono altre le priorità secondo Confindustria: dal tunnel sub portuale che sfratta dieci aziende del porto all’ipotesi di trasformare in un condominio di lusso l’edificio delle ex lavanderie industriali nell’area delle Riparazioni navali.
“Noi vogliamo parlare di cose serie: il lavoro e la possibilità di queste aziende di svilupparsi – continua il presidente di Confindustria Genova – Fermo restando la buona fede di tutti, che non mettiamo in dubbio, per noi la priorità è che siano fatti atti per confermare o per prendere degli impegni e che, quindi, nel nuovo Piano regolatore portuale le Riparazioni navali restino lì dove si trovano adesso e siano ampliate“.
Open day Waterfront: l’organizzazione della giornata
Intanto la macchina organizzativa si è messa in moto per un evento importantissimo per la città in una giornata che si affaccerà sulla primavera e sul futuro genovese. L’accesso alla passeggiata a piedi o in bicicletta sarà libero mentre per visitare i cantieri del Waterfront servirà prenotarsi presso una piattaforma digitale adeguata. Maggiori dettagli verranno comunicati nei prossimi giorni.
Ovviamente le visite ai cantieri saranno guidate e si svolgeranno in gruppi per ragioni di sicurezza. Durante la visita i partecipanti verranno informati sui progetti e sull’andamento di essi. Per consentire un flusso regolare dei visitatori verranno predisposti due percorsi differenti privi di barriere architettoniche
“Sarà una bella giornata e molti di noi faranno la guida volontaria per la visita dei cantieri. Io per esempio ci sarò” ha detto il vicesindaco Pietro Piciocchi.
L’eventuale successo dell’iniziativa sperimentale determinerà nuovi appuntamenti simili in futuro.
Cresce l’attesa quindi per una full immersion nei lavori che cambieranno il volto della città. Tra i presenti potrebbe esserci anche l’architetto genovese Renzo Piano, la mente del progetto.
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