Sabato 4 marzo alle ore 21 il cinema Gioiello dedica una serata al regista Michele Capozzi “A porno requiem for Capozzi”.
Una serata in memoria del regista Michele Capozzi, genovese, mancato all’età di 77 anni il 10 gennaio dopo una vita spericolata fra Genova e New York: Michelino, per gli amici, è stato regista porno, esploratore urbano, “pornologo” come si definiva lui e, soprattutto, uomo libero.
L’ex cinema Gioiello di vico della Cittadella, fra via Balbi e salita Santa Brigida, un tempo a luci rosse, è oggi un circolo culturale utilizzato per serate a tema e sabato 4 marzo se ne terrà una in memoria di Michele Capozzi.
Al di là del titolo dell’happening, decisamente un po’ macabro, in inglese (forse per ricordare la sua lunghissima esperienza newyorkese), si tratterrà invece di una serata allegra con proiezioni di spezzoni di film di Michele, immagini della sua fantastica e libera esistenza, ricordi di amici e interventi da parte del pubblico. Ci si può tesserare esclusivamente on line (gioielloplayhard.com).
Il Gioiello, oltre a una serata in memoria del regista Michele Capozzi, dedicherà a lui la sala con una targa a perenne memoria. Ovviamente ci sarà anche da bere…
Come dice Michele Giordano “Lo ricorderò dedicandogli la mia sala con un porno requiem intriso di cocktail a lui dedicati, film estremi e un microfono aperto per chi vorrà dedicargli aneddoti, storie e altro”
Negli anni Settanta Michelino ha vissuto, su una barca, e visitato come “esploratore urbano” tutti i luoghi più malfamati della città di New York. Nella Grande Mela ha frequentato la Factory di Andy Warhol, ha ballato con Diana Ross in Mahogany (1975), era amico di Jean-Michel Basquiat e di Michelangelo Antonioni.
A quegli anni risale il suo successo più noto “Pornology New York”, vincitore del premio del pubblico al Festival Cinekink di New York nel 2005. Ha vissuto nella Grande Mela ma senza mai dimenticare il suo amato Genoa e il suo impegno per la Fondazione del Genoa Club di Manhattan come lo definiva lui: “il mio successo più grande”.
A bordo di una vecchia ma ben riconoscibile Cadillac ha anche portato in tour turisti desiderosi di forti emozioni e di vedere la New York underground. Tornato a Genova nel 2015 ha dedicato alla sua città il suo ultimo lavoro “Bollezzumme”: un viaggio nel ventre del Centro Storico in quei vicoli in cui ha vissuto gli ultimi anni con i suoi capelli lunghi, il cappotto di pelle stropicciato e con la sciarpa del Genoa rigorosamente attaccata al collo.
Di progetti Capozzi ne aveva ancora molti altri ma la sua prematura scomparsa gli ha impedito di concretizzare. Ci penseranno gli amici a renderli pubblici.
Ciao Michele, il tuo compagno di scuola delle elementari (come si chiamavano una volta). Fai buon viaggio.