Il 4 marzo 2023 si celebra la Giornata mondiale di lotta al Papilloma Virus, con l’importante scopo di sensibilizzare la popolazione. Prevenire l’HPV attraverso lo screening e la vaccinazione, è infatti fondamentale per ridurre l’incidenza di malattie tra cui il tumore al collo dell’utero.
Scopo della campagna di sensibilizzazione attuata dalla Regione per questo 4 marzo è “di raggiungere almeno il 95 per cento di dodicenni vaccinate perché nove tumori anogenitali su dieci possono essere prevenuti” come ha spiegato il direttore dell’unità operativa Igiene Ospedale Policlinico San Martino Giancarlo Icardi.
Sintomi dell’infezione da HPV
Nella maggior parte dei casi l’infezione è transitoria e asintomatica e il virus viene eliminato spontaneamente dal sistema immunitario prima di sviluppare un effetto patogeno. Tuttavia, l’infezione da HPV può esitare in una malattia virale persistente che si manifesta con una varietà di lesioni della pelle e delle mucose.
L’infezione persistente è il fattore di rischio più importante per far sì che le lesioni precancerose possano progredire e determinare lo sviluppo del cancro cervicale.
Circa l’80% delle persone, sia uomini che donne, ad un certo punto della loro vita contrarrà un’infezione da HPV. Questo perché tutte le persone sessualmente attive possono essere infettate da HPV, a basso o alto rischio, e di solito vengono infettate da HPV subito dopo l’inizio dell’attività sessuale.
L’HPV si manifesta attraverso lesioni simili a verruche, la cui patogenicità varia per forma e localizzazione nel corpo. Tendenzialmente, queste lesioni non danno che un prurito e – in alcuni casi – dolorabilità. Queste ferite hanno sintomatologia più intensa quando associate ad un sierotipo persistente del virus.
Il tumore più comunemente associato ad HPV è il carcinoma della cervice uterina, ma a seguito di infezione con sierotipi (varianti) oncogeni di HPV, possono verificarsi anche altre forme di neoplasia maligna a livello genitale (vulva, vagina, pene), nell’area ano-rettale e nell’orofaringe. Inoltre, alcuni tipi di HPV possono infettare anche le vie respiratorie causando quadri come la papillomatosi laringea.
La campagna ligure per prevenire l’HPV
Nella sezione salute del suo sito, Regione Liguria, in accordo con il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-19 (quello 2023-2025 è in via di approvazione) raccomanda e offre attivamente il vaccino anti HPV:
- gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi di 11-12 anni secondo le raccomandazioni ufficiali del vaccino in uso;
- gratuitamente alle ragazze che a suo tempo non avevano aderito all’offerta attiva e gratuita, fino al compimento dei 18 anni di vita, che potranno affluire liberamente a tutti gli ambulatori dell’Igiene e Sanità Pubblica;
- gratuitamente ai ragazzi a partire dalla coorte 2004 fino al compimento dei 18 anni di vita;
- gratuitamente alle donne di 25 anni di età in occasione della chiamata allo screening (nel 2022 coorte di nascita 1997 e così a seguire negli anni successivi) e alle donne trattate per lesioni precancerose (Cin 2 e Cin 3);
- in regime di co-pagamento, ossia in compartecipazione alla spesa sanitaria rispetto al costo della vaccinazione, per le femmine da 18 ai 45 anni e per i maschi dai 18 ai 26 anni di vita.
Per informazioni, rivolgersi agli ambulatori dell’Igiene e Sanità Pubblica della propria Asl di appartenenza.
Ad invitare i giovani a vaccinarsi anche il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti:
“Ci tenevo a sottolineare l’importanza della prevenzione e lo sforzo della nostra regione per sensibilizzare sull’argomento. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita ai nostri cittadini”
Potrebbe interessarti anche:
Giornata mondiale malattie rare: lo screening neonatale nella lotta per la prevenzione