Secondo il rapporto Pendolaria di Legambiente, che analizza la qualità del trasporto ferroviario in Italia, la linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme si posiziona al sesto posto nella classifica delle peggiori linee ferroviarie del paese.
La linea infatti presenta ancora 46 chilometri a binario unico su 60 e la velocità media è scesa a 60 km/h. Il Comitato difesa trasporti Valle Stura e Orba ha segnalato i disagi quotidiani dei pendolari dell’area, in particolare a causa della chiusura estiva di parte della tratta nel mese di agosto 2022 e la chiusura della galleria Facchini a Borzoli nel dicembre 2022. Inoltre, il mancato coordinamento tra Regione Piemonte e Regione Liguria è un ulteriore disincentivo all’utilizzo della ferrovia nel tratto astigiano.
Tuttavia, RFI ha previsto 84 milioni di investimenti finanziati con il Pnrr per la linea Genova-Ovada-Acqui, tra cui l’eliminazione della frana a Mele con una nuova galleria e il ripristino del secondo binario, la modifica dei binari alla stazione di Campo Ligure e la realizzazione di un sottopasso alla stazione di Prasco. Queste migliorie dovrebbero permettere incroci dei treni più veloci e regolari.
Secondo il rapporto poi, la Liguria è la seconda regione italiana per il costo del biglietto ferroviario, con un prezzo di 3,90 euro per un tratto di circa 30 chilometri.
Trenitalia ha offerto 292 corse giornaliere nel 2021 con un’età media dei convogli di 11,3 anni, inferiore alla media nazionale di 15,3 anni. La Liguria ha stanziato 34,52 milioni per il servizio ferroviario regionale e 2,6 milioni per il materiale rotabile.
Tuttavia, ci sono anche due buone pratiche menzionate nel rapporto, tra cui il biglietto FULL valido per un mese intero su tutto il servizio regionale e i nuovi collegamenti Nightjet operati da OBB e Trenitalia tra Genova e Vienna-Monaco di Baviera.