Questore Savona Alessandra Simone

Il Questore di Savona “un anno di prevenzione, i numeri ci hanno dato ragione”.

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Un incontro davvero importante, un’intervista di grande spessore che la Dott.ssa Alessandra Simone, ha concesso alla nostra testata, ad un anno dal suo insediamento (10 gennaio 2022) a Questore della Provincia di Savona.

Un percorso professionale di altissimo livello che l’ha vista alla direzione di Commissariati importanti e della Divisione Anticrimine di Milano, conducendo complesse indagini sia sul fronte della lotta alla criminalità organizzata che in materia di contrasto ai reati contro la persona.

Particolarmente impegnata sul fronte del contrasto della violenza alle donne e degli abusi ai minori, ideatrice del protocollo EVA, il modello operativo utilizzato dagli operatori di Polizia nel primo intervento in caso di maltrattamenti in famiglia, e del Protocollo ZEUS che prevede l’introduzione della cosiddetta “ingiunzione trattamentale” nei decreti di Ammonimento del Questore per stalking, maltrattamenti in famiglia e cyberbullismo con lo scopo di incidere sul rischio di recidiva.

Il Questore di Savona, la dott.ssa Alessandra Simone

Entrambi i protocolli sono stati adottati dalla Polizia di Stato a livello nazionale. Il 7 dicembre 2021 ha ricevuto “L’Ambrogino d’oro, prestigioso riconoscimento conferito dal Comune di Milano, per aver reso un apporto straordinario alla Comunità nel contrasto alle violenze domestiche.

La dott.ssa Alessandra Simone ha parole di grande sensibilità verso la città di Savona, a cui si è approcciata in modo profondo: ascoltando le istanze dei cittadini per capire tutti i livelli di malessere, non dettati solo da criminalità efferata ma da problematiche non evidenti ma latenti.

A Savona, nel mio nuovo ruolo di autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, mi sono sentita investita di un grande onore. Questo nuovo incarico l’ho affrontato dando il massimo ed impegnandomi nella consapevolezza del mio ruolo, per produrre sicurezza. Ho cercato di capire bene questa città, non conoscevo la Liguria e Savona, ho lavorato al sud come al nord. Un anno per me passato in fretta, dove ho lavorato tanto e posso dire di conoscere bene questo territorio complesso”. 

L’insediamento del Questore ha coinciso con gli ultimi mesi difficili del periodo pandemico, “dopo le necessarie e giuste rigidità, si riapriva e ripartiva, con i colleghi e senza dimenticare il grande lavoro dei sanitari. Tutti eravamo impegnati in prima linea affrontando l’ignoto accanto ai cittadini”. 

La prevenzione è ovunque un valore fondamentale, sottolinea la Dott.ssa Simone:ho cercato di essere fedele a questo motto, davvero indispensabile in tutti i settori”.

E per il territorio savonese, passato negli anni da una vocazione industriale a turistica, ha ancora più senso parlare di prevenzione e sicurezza.

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Il bilancio dell’attività della Polizia di Stato nella provincia di Savona per l’anno 2022 è decisamente positivo, frutto del costante impegno del personale che quotidianamente è al servizio della comunità.

Le sinergie e le grandi qualità professionali e personali degli operatori della Polizia di Stato del territorio savonese, hanno portato a risultati salienti.

Le percentuali di aumento dei servizi effettuati nel 2022 sono significative: ad esempio nel Controllo del Territorio si rileva un + 114% d persone controllate, + 151% di veicoli controllati. Più 91% di servizi straordinari sul territorio. La Divisione Anticrimine ha emesso 31 ammonimenti in seguito a violenza domestica, 16 di Daspo Urbano, 14 Daspo per manifestazioni sportive. Aumentati in modo importante i sequestri di sostanze stupefacenti, nella percentuale di ben oltre + 309%.

Abbiamo riportato soltanto alcuni esempi numerici, che ben rappresentano il grande lavoro di una squadra “sinergica di uomini e donne che hanno recepito il mio messaggio, ed insieme hanno contribuito a fare in modo che il discorso di produrre sicurezza potesse diventare una cosa concreta. I risultati di un anno ci hanno dato ragione”, continua il Questore.

Aumentando i controlli aumenta la prevenzione. Alle volte non si può evitare un’azione delittuosa ma si mira ad una repressione immediata laddove venga consumato il reato al cittadino.

Questura di Savona

Prevenzione significa anche tranquillizzare ed infondere fiducia. “E per ottenere fiducia dobbiamo farci conoscere, credo molto nella comunicazione”: l’ufficio relazione esterne ha dialogato maggiormente con la popolazione, perché è importante “spiegare quello che facciamo e come lo facciamo”. 

I protocolli Eva e Zeus: i risultati che maggiormente ci danno la misura dell’impegno professionale ed umano della dott.ssa Alessandra Simone, riguardano la sfera delle donne e della famiglia.

Il Protocollo Eva ha codificato le linee guida di gestione, in caso di primo intervento degli operatori addetti al controllo del territorio, per mettere in condizione di svolgere il miglior intervento possibile nelle liti in famiglia. Inoltre, con l’ausilio del nuovo sistema denominato “SCUDO”, nella banca dati delle forze di polizia vengono inserite una serie di informazioni utili a ricostruire tutti gli episodi di violenza che hanno coinvolto un nucleo familiare.

E ricordiamo che per violenza si intende non solo fisica ma anche verbale, spesso più subdola e difficile da individuare. Queste informazioni permettono agli operatori di possedere più elementi per gestire al meglio le situazioni fortemente conflittuali.

Attraverso l’attuazione del Protocollo Zeus si è passati, nel territorio savonese, dagli zero ammonimenti nel 2021 ai 40 dell’anno 2022. Questo strumento, innovativo ed efficace, ideato dalla Dott.ssa Simone per aiutare e proteggere le donne, mira contestualmente a ‘rieducare’ gli uomini già dopo il primo schiaffo, prima che si arrivi ad una escalation di altri comportamenti più gravi.

Il Questore interviene in prima persona attraverso la forma dell’ammonimento, ossia una sorta di ‘cartellino giallo’ per intimare all’uomo di interrompere qualsiasi forma di aggressione anche verbale: presentandogli inoltre il disvalore delle sue azioni e rendendolo edotto delle conseguenze penali a cui andrà incontro se persiste nei suoi atteggiamenti, invitandolo, allo stesso tempo, a seguire un percorso di recupero trattamentale a cura di un team di professionisti.

L’ammonimento può essere richiesto, da chiunque, un vicino di casa, un operatore sanitario, un parente. Con la garanzia di anonimato per il proponente.

È importante non voltarsi dall’altra parte ma segnalare, se si assiste o si è a conoscenza di comportamenti violenti o vessatori. Saranno poi gli organi di Polizia che valuteranno la segnalazione e procederanno con il protocollo. “Agire in tempo e fare rete consente di ottenere una recidiva bassissima”.  

Anche sul tema del disagio giovanile la rete è fondamentale, per la prevenzione di ogni reato o malessere.

Deve essere multidisciplinare, e diventa un punto cardine dove gli “attori” istituzionali proattivi giungono a risultati importanti. Ricordando che la famiglia e la scuola svolgono un ruolo nevralgico importantissimo.

Tutelare i giovani sul territorio significa anche “incidere sui gestori dei locali” affinché non somministrino bevande alcoliche ai minorenni.

Lo scorso anno, per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, sono stati chiusi nel savonese 18 locali per un totale di 100 giorni. Un dato che sottolinea ulteriormente l’attenzione ed il costante impegno alla prevenzione della Polizia di Stato, verso il tessuto sociale ed umano della cittadinanza.

Maria Rosa Marsilio

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