Genova industriale
Lo sviluppo della Genova industriale passa anche dalle aree ex Ilva

Genova industriale: il futuro poggia su Ansaldo Energia e le aeree ex Ilva

Lo sviluppo della Genova industriale poggia oggi su due colonne portanti: da una parte la ricapitalizzazione di Ansaldo Energia – e lo sblocco delle commesse; dall’altra l‘utilizzo delle aree ex Ilva al momento dismesse. Di queste aree, un terzo (500.000 m^2) sono completamente inutilizzate.

Le aree dell’ex Ilva di Genova

Al momento il polo siderurgico di Genova lavora l’acciaio prodotto a Taranto. Se non dovessero ripartire le produzioni d’acciaio con investimenti mirati, lo scalo a mare dedicato all’acciaio potrebbe rimanere inutilizzato. Questo porterebbe ad un aumento delle aree dismesse e ad una lotta per l’utilizzo delle aree. Soprattutto dello scalo.

Arcelormittal – di cui Ilva fa parte dal 2018 – non ha onorato gli accordi presi. I motivi non sono chiari ma evidenti sono invece le proteste dei lavoratori in frustrante condizione di precariato.

ArcelorMittal non ha rispettato gli accordi presi con il governo, si trattava di un impegno che doveva portare risultati concreti già a partire dal 2023. Il tema delle aree è ancora più importante perché non è stato rispettato l’accordo di programma che ha comunque fissato dei paletti per lo sviluppo siderurgico, ma è evidente che sono spazi strategici per la nostra città e per questo è normale che facciano appetito a tanti, soprattutto perché a Genova non abbiamo tanta metratura a disposizione. Le soluzioni sono necessarie, ma chi promette lavoro deve tenere conto che l’espansione della siderurgia deve avere sempre un ruolo principale“. Luca Pirondini – senatore del Movimento Cinque Stelle

Come si discute dell’impiego delle enormi aree ex Ilva, si parla anche del secondo termine della Genova industriale odierna: Ansaldo Energia. Sulla ricapitalizzazione è arrivato l’ok da parte del governo, proprio attraverso le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha assicurato al presidente della Liguria Giovanni Toti un cambio di passo su questi temi.

La ricapitalizzazione

“Bisogna continuare a monitorare la situazione ma con la consapevolezza che Cassa Depositi e Prestiti ha ribadito al governo e al ministro competente che l’iter di Ansaldo Energia è quello che porterà alla ricapitalizzazione. Mi auguro che arrivino risposte chiare, siamo consapevoli che quello che serve è rappresentato da una parte dalla ricapitalizzazione e dall’altra dalla chiarezza di chi verrà dopo l’ad Giuseppe Marino, perché la scelta farà capire quale vocazione si vuole dare ad Ansaldo Energia, capire dove si vuole andare, quale il piano industriale su cui si punta, per dare risposte ai lavoratori, alle famiglie e alla città stessa. Il segnale però è quello di voler puntare sul lavoro e sui futuri investimenti aziendali”. Ilaria Cavo – deputata di Noi Moderati

In un incontro di qualche settimana fa, il Ministero e l’azienda hanno illustrato i dettagli dei contenuti del d.lgs 5 del gennaio 2023 “salva Ilva’” e della ricapitalizzazione operata da Invitalia -Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa- per conto dello Stato Italiano.

L’azienda ha inoltre mostrato i programmi di lungo termine per gli investimenti di decarbonizzazione – che partiranno a fine 2023 – nonché i programmi produttivi che danno come obiettivo al siderurgico di Taranto 4 mln di tonnellate di acciaio per il 2023 e 5 mln per il 2024.

I sindacati

I due rappresentanti di Fim Cisl Roberto Benaglia e Valerio D’Alò, hanno evidenziato come durante l’incontro non si sia parlato di governance, impegni della gestione aziendale, riduzione della cassa integrazione o aumenti di produzione.

Il 98% lavoratori delle acciaierie vorrebbe che la ex Ilva diventasse statale, ma nonostante il governo non sia d’accordo, 1250 persone ci confidano ancora. Solo 1250? Si, perché dal 2005 ad oggi gli occupati della vecchia Ilva sono passati da 2.740 a 1.250.

Per chiudere su Genova, ai lavoratori dell’ex Ilva che rivendicavano l’importanza dell’acciaio, Toti rilancia: “Nessuna guerra tra logistica e acciaio: chi darà più occupazione avrà il sostegno delle istituzioni“.

Aggiornamento delle ore 15 su Ansaldo Energia.

CGIL Genova comunica:

Nell’incontro odierno che abbiamo avuto presso il Ministero dell’Impresa e del Made in Italy, le certezze che chiedevamo da 6 mesi riguardo la ricapitalizzazione di Ansaldo Energia sono finalmente arrivate e messe per la prima volta nero su bianco. Nel verbale di incontro firmato da Governo, CdP, Azienda, sindacato e Regione Liguria, viene scritto: “La società Ansaldo Energia e il socio CdP Equity procedono alla finalizzazione, nei tempi tecnici dell’accordo relativo alla manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario che include la ricapitalizzazione dell’azienda da parte del socio CdP Equity”…”Il governo si rende garante del processo delineato…” Questa vittoria è stata ottenuta dalla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Ansaldo Energia insieme a tutta la città di Genova. Carichi di lavoro e piano industriale saranno i prossimi impegni da affrontare tutti insieme.

Arianna Ranocchi

Ti può interessare leggere anche

Terzo Valico, tragedia sul lavoro: operaio muore nella notte

Condividi su
Spazi pubblicitari Liguria.Today

Info Arianna Ranocchi

Avatar photo
Arianna Ranocchi, 26 anni, scrittrice e social media specialist. Determinata, curiosa e nerd, capace di passare dal discutere mostre al parlare di elfico in una sola conversazione.

Lascia un commento

LiguriaDay