4 aprile 2021: a Genova Francesca Tuscano, viene dichiarata morta per il vaccino Astrazeneca.
Tra tanta disinformazione – da sanare – legata alla sfera no-vax, alcuni decessi per reazione avversa al vaccino anti-Covid19 sono reali. Il caso della giovane insegnante calabrese Francesca è uno di questi.
La stessa commissione medica dell’Agenzia della Sanità Ligure ha dichiarato che esiste un nesso causale fra il vaccino Astrazeneca e la morte di Francesca Tuscano, la 32enne insegnante a Genova, in seguito alla perizia della procura.
Tuscano si era sottoposta a vaccinazione il 22 marzo 2021, accusando forte mal di testa il 2 aprile successivo; il giorno dopo era stata trovata dai familiari priva di coscienza, e ha perso la vita il 4 aprile all’ospedale San Martino.
La documentazione medica e la consulenza in mano al pm stabilisce che la trombosi che ha ucciso l’insegnante ha origine dalla “Vitt”, una rara trombosi cerebrale associata a piastrine basse scatenata nelle giovani donne dai vaccini basati su adenovirus, come appunto AstraZeneca. Ciò si legge nella relazione del medico legale Luca Tajana e dell’ematologo Franco Piovella.
In seguito alla tragedia, la famiglia ha chiesto risarcimento al colosso farmaceutico di AstraZeneca. La risposta? 77.468 euro spettano alla coppia ormai da un anno senza figlia. Il Ministero della Salute reputa la cifra soddisfacente per i familiari di Francesca, ma i genitori cercano ancora la mediazione.
L’incontro di mediazione è fissato al 10 febbraio, ma le parti dello Stato e del gigante farmaceutico anglo-svedese non saranno presenti. Rimane la via della causa civile, per una richiesta di risarcimento che potrebbe oscillare fra 500 mila euro e un milione.
La stima della cifra è basata su un precedente accertato, avvenuto in Sicilia, di una donna morta in seguito alla stessa vaccinazione della Tuscano.
Sul caso di Francesca Tuscano è aperta un’inchiesta della Procura per omicidio colposo, per cui la famiglia, assistita dai legali Federico Bertorello e Tatiana Massara per la branca civile, e da Salvatore Bottiglieri per quella penale, ritiene di meritare un risarcimento decisamente superiore.
Non dimentichiamo comunque l’altro celebre caso di morte da AstraZeneca ligure: Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante morta per il vaccino AstraZeneca il 10 giugno 2021 con una trombosi cerebrale.
La ragazza, piastrinopenica, aveva ricevuto le dimissioni ospedaliere solo sei giorni prima il decesso dopo una sola notte di osservazione. La questione che si pongono i carabinieri del Nas, è se la diciottenne abbia o meno aver ricevuto la terapia specifica divulgata da AIFA per i casi analoghi. Nelle ultime ore i pubblici ministeri hanno ricevuto l’ultima relazione medico-legale e potrebbero a questo punto formulare accuse verso il personale “competente” che ha trattato la ragazza.
Arianna Ranocchi