Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha adottato un nuovo regolamento per l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale dei porti italiani. Questo regolamento, adottato con decreto n. 419 del 28 dicembre 2022, rappresenta uno strumento completo per le best practices sviluppate negli ultimi venticinque anni dalle Autorità di Sistema Portuale (AdSP) italiane.
Obiettivi del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza
Il decreto del MIT si pone in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza e con gli strumenti di pianificazione strategica del settore. Inoltre, conferma la centralità dell’esigenza di uno sviluppo sempre più efficiente e sostenibile dell’attività d’impresa nei porti italiani, identificando i “principi di tutela dell’ambiente e di efficientamento energetico” come parametri necessari per il rilascio di concessioni demaniali marittime ai sensi dell’articolo 18 della legge n. 84/1994.
Ulteriori disposizioni del nuovo regolamento
Il nuovo regolamento include anche ulteriori disposizioni per garantire lo sviluppo sostenibile dei porti italiani. Ad esempio, le procedure e i principi descritti nel regolamento trovano applicazione non solo alle concessioni di piazzali e banchine per attività terminalistiche, ma anche alle concessioni per l’impianto e l’esercizio di depositi costieri di sostanze infiammabili, depositi e stabilimenti di prodotti petroliferi e chimici, e altri prodotti affini.
Nuovi strumenti per l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale dei porti
In generale, il MIT ha tenuto in considerazione le esigenze di sviluppo sostenibile dei porti italiani nell’elaborazione di questo regolamento, per garantire che gli obiettivi di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale vengano raggiunti.
Disponibile il nuovo rapporto “Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità” che propone soluzioni per coinvolgere i capitali privati nella costruzione, manutenzione e gestione di opere pubbliche e per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale, oltre che economica. Il rapporto sottolinea l’importanza del Partenariato Pubblico-Privato (PPP) come modello di finanziamento e identifica degli strumenti finanziari e modelli di investimento in grado di generare un ritorno economico e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese e all’inclusione sociale. Viene inoltre raccomandato di adottare un sistema per misurare l’impatto sociale e ambientale delle opere pubbliche, iniziando dalle opere del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).