LA SPEZIA – Altro che Reddito di Cittadinanza. Questa volta non sono stati i beneficiari del Rdc, a cadere sotto la scure della Guardia di Finanza della Spezia. Questa volta sott’inchiesta sono finiti proprietari di ville e immobili di pregio ma assegnatari di case popolari, denunciati per truffa.
I “furbetti della casa”, in base alle contestazioni delle fiamme gialle spezzine, avevano ottenuto il beneficio – fruendone anche per diversi anni in danno a chi realmente ne aveva bisogno – ricorrendo alla condotta artificiosa di omettere l’indicazione, all’interno della dichiarazione Isee presentata in seno all’istruttoria, di parte del proprio patrimonio e di quello dei familiari conviventi.
Si è trattato di un’articolata attività di indagine a tutela del bilancio degli enti locali, nei confronti di soggetti assegnatari di alloggi residenziali pubblici gestiti dall’Azienda Regionale Territoriale Edilizia (A.R.T.E.), “che ha portato a l’individuazione di diversi assegnatari del beneficio senza averne i requisiti”.
I presunti responsabili sono stati denunciati per il reato di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e segnalati all’Autorità di gestione per la revoca del contratto d’affitto agevolato.
Tra i casi fraudolenti accertati grazie all’incrocio massivo di dati anagrafici ed economico patrimoniali, si apprende dalla nota della Guardia di Finanza, “uno dei più clamorosi riguarda un soggetto che, sebbene assegnatario di alloggio popolare, risultava titolare di un’avviata struttura turistico ricettiva in città, proprietaria di unità immobiliari di pregio.”
Ma non solo: “il nucleo familiare dell’assegnatario – è spiegato dalla Gdf – vantava anche la proprietà di un immobile di interesse storico culturale, ubicato sull’isola della Palmaria, con annesso posto barca privato, nonché la quota di una lussuosa villa e di una tenuta agricola concessa in locazione per l’esercizio di attività agrituristica, situate entrambe in Val di Vara”.
Nei confronti delle persone indagate i militari del hanno calcolato l’indebito beneficio ottenuto, quantificando il profitto conseguito che è stato sottoposto a sequestro preventivo disposto dal Giudice per le Indagini preliminari della Spezia su richiesta della locale Procura.
NUNZIO FESTA
Ti può interessare leggere anche
Il Comune approva la mozione contro l’abbandono dei mozziconi di sigaretta per strada. In arrivo maggiori sanzioni per i trasgressori