Genova: ultima tappa della regata estrema attorno al mondo - L'Ocean Race sta per toccare terra

Partita la regata estrema attorno al mondo, la “Ocean Race” che a giugno arriverà Genova

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La 14ª edizione dell’Ocean Race, una regata in equipaggio attorno al mondo, è partita domenica da Alicante, in Spagna. La gara, che si concluderà più o meno tra sei mesi a Genova, è una delle più dure che esistono: unisce spirito d’avventura e attrezzature d’avanguardia, prestazioni fisiche estreme e difficoltà e rinunce che per molti versi ricordano quelle richieste agli astronauti in orbita intorno la Terra. La Ocean Race è per molti parte di un ideale trittico velistico insieme a una vittoria olimpica e a una America’s Cup.

La città di Genova ospiterà un gran numero di appassionati di vela e turisti interessati a seguire la gara, che potrebbero portare un importante flusso di entrate per il settore turistico e dei servizi. Inoltre, l’attenzione mediatica su Genova a livello internazionale può aiutare a promuovere la città come destinazione turistica e aumentare la consapevolezza dei suoi tesori culturali, storici e paesaggistici. Inoltre, la città può beneficiare dell’immagine sportiva e di avventura associata alla regata, attirando così anche potenziali investitori e imprenditori.

Le imbarcazioni in gara sono cinque IMOCA 60, dove IMOCA è l’acronimo di International Monohull Open Classes Association e dove 60 è la loro lunghezza in piedi, pari a poco più di 18 metri. Sono barche foiling, ovvero dotate di due foil o “ali mobili”, che a determinate condizioni permettono di sollevare in aria lo scafo, motivo per cui se ne parla anche come di “barche volanti”. Su ognuno dei cinque IMOCA 60 in gara ci sono tra le sei e le otto persone, con almeno una donna per ogni equipaggio. A bordo di ogni barca c’è inoltre un onboard reporter, un giornalista che documenta e condivide online quello che succede navigando.

Genova: ultima tappa della regata estrema attorno al mondo - L'Ocean Race sta per toccare terra
La rotta

Le barche e gli equipaggi in gara sono molto cambiati rispetto a cinquant’anni fa, quando da Portsmouth, in Inghilterra, partì la prima edizione di quella che oggi è la Ocean Race e che al tempo ancora si chiamava Whitbread Round the World Race, dal nome del marchio di birra che ne promosse l’organizzazione. Divisa in quattro tappe e con arrivo di nuovo a Portsmouth, quella regata aveva un percorso di oltre 50mila chilometri e alla partenza c’erano 17 imbarcazioni.

La Ocean Race rappresenta un’avventura estrema per gli equipaggi e una sfida tecnologica per le imbarcazioni. Attraverseranno condizioni e difficoltà estreme, come i venti e i mari del Capo Horn e del Capo di Buona Speranza, prima di rientrare a Genova a giugno. Un’esperienza unica per gli appassionati di vela e per gli spettatori che seguiranno la gara online.

Continua a leggere In attesa della Ocean Race

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Articolo a cura di un collaboratore indipendente. N.d.R: L’opinione degli autori non coincide necessariamente con quella della Redazione.

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