APRICA – Il ventinovenne spezzino Giovanni Pieroni è morto sulla pista da sci della Magnolta Inferiore. L’incidente è accaduto attorno alle ore 14 di sabato scorso, 7 gennaio.
Pieroni era in vacanza sulle montagne della Valtellina con la sua famiglia e alcuni amici. Durante una discesa sulla neve dell’Aprica, il giovane spezzino, l’ultimo del gruppo al momento della sua ultima discesa, si è schiantato contro un capannone sparaneve di produzione di neve artificiale dopo aver perso il controllo degli sci.
Nonostante il soccorso immediato di due ambulanze e dell’elisoccorso di Sondrio, Pieroni si è spento prima del ricovero presso l’Ospedale Morelli di Sondalo.
Il giovane stava affrontando uno dei tracciati più difficili dell’Aprica, località della provincia di Sondrio e confinante con quella di Brescia e Corteno Golgi.
Nella stessa zona fino a quel momento erano stati necessari almeno altri trenta interventi di soccorso per incidenti dei quali sono stati vittime turiste e turisti.
Il giovane originario della Spezia, che si era trasferito a Milano per motivi professionali dove era impiegato come architetto in uno studio di ingegneria, era in vacanza per le giornate festive dell’Epifania.
Sul fatto è scattata un’inchiesta da parte della Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, affidata al sostituto procuratore di turno, Marialina Contaldo.
Intanto la procedura ha portato al sequestro del capannone sparaneve e dell’area, oltre alle attrezzature da sci usate dal ragazzo. Nel mirino degli inquirenti paiono esserci comunque le condizioni della pista valtellinese sulla quale si è consumato l’incidente.
Il magistrato ha predisposto l’autopsia sul corpo di Giovanni Pieroni.
La comunità della città dell’Arsenale è scossa dall’accaduto. Anche per capire meglio se siano stati soltanto la disattenzione e l’errore di Pieroni, a provocarlo.
NUNZIO FESTA
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