Per alcuni sarà stato un fulmine a ciel sereno, ma stando ai commenti del Sindaco, parrebbe che le dimissioni di Beltrami, presidente dell’azienda di trasporti genovese AMT, non siano poi così sorprendenti.
Le ragioni delle dimissioni di Beltrami da presidente AMT
A provocare la frattura, le divergenze con l’amministrazione comunale sul progetto di rendere gratuito il servizio di trasporto cittadino.
L’ex presidente Beltrami non avrebbe ricevuto le dovute garanzie sulle coperture dei costi per AMT: da qui le dimissioni.
Che l’azienda di trasporti non fosse particolarmente in salute era cosa già nota, con la necessità di attingere a ristori e fondi governativi per far quadrare i conti. Parrebbe che la decisione dell’ex numero uno sia maturata proprio per evitare di divenire egli stesso oggetto in prima persona dell’attenzione della Corte dei conti in caso di problemi di bilancio a seguito del rinnovo per il 2023 della gratuità di metropolitana e ascensori.
“Non ci sono preoccupazioni sul fronte del bilancio Amt. Né ci sono problemi di tenuta sul progetto di gratuità” si è smarcato il sindaco Marco Bucci. “Questo pesa per circa 2 milioni di euro all’anno su un bilancio da 200 milioni in totale, quindi in piccola parte.”
Il primo cittadino ha appreso la notizia con un certo contegno, ma sembrerebbe senza sorpresa o particolare rammarico.
“Mi dispiace, nessuno ha chiesto le dimissioni di Beltrami ma per fare il presidente ci vogliono determinate caratteristiche e uno può dire di no.”
Inizia quindi la ricerca per un nuovo presidente per AMT, magari più allineato con i progetti che l’amministrazione comunale ha in serbo per i trasporti pubblici.
“Capisco che Beltrami non abbia voluto andare avanti” ha aggiunto Bucci. “È una posizione che porta a grandi stress e che è stata molto difficile in seguito al Covid con la questione ristori. Troveremo un altro presidente, lo stiamo già cercando e presto avremo una soluzione”
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