Il porto di Genova in costante crescita. Ieri l’attracco di MSC Coruna e adesso i dragaggi per accogliere in primavera il gigante MSC World Europa.
Ieri giornata storica per il porto genovese: la prima nave larga 40 metri, una porta container MSC Coruna, ha fatto il suo ingresso a calata Bettolo con un carico di circa 6000 teus, quasi il doppio di ciò che viene trasportato solitamente dalle navi più piccole che hanno carichi di 3500 teus.
E’ un traguardo straordinario per il porto di Genova che si prepara ad affrontare sempre più sfide in futuro per aumentare la competitività.
“Un traguardo importante per l’operatività del terminal che porta lavoro e ricchezza alla nostra città. Le operazioni si sono svolte in modo impeccabile con un grande lavoro di tutti i soggetti coinvolti, per cui ringrazio in particolare la Capitaneria di Porto, il Direttore marittimo della Liguria l’ammiraglio Liardo e l’Autorità Portuale. Questo primo passo è solo un assaggio di quello che accadrà quando la nuova diga di Genova sarà terminata e consentirà l’ingresso di navi anche tre volte più grandi. Siamo al lavoro per una Liguria ancora più competitiva e pronta a cogliere al meglio le sfide del futuro” ha detto il Presidente Giovanni Toti.
Dragaggi in porto per l’arrivo di Msc World Europa
Ma le sfide per il porto di Genova sono appena cominciate: adesso ci si prepara ad accogliere la nave da crociera Msc “World Europa”, che attraccherà la prossima primavera – attualmente in Qatar come albergo galleggiante per ospiti extralusso – e sarà la nave da crociera più grande mai arrivata sotto la Lanterna.
Un gigante di 205 mila tonnellate, lunga 333 metri contro i 340 della banchina di Ponte dei Mille. Sta giusta giusta per girare su se stessa nell’ingresso del porto, nell’area di manovra di 400 metri. Queste le misure finché non ci sarà la Diga foranea che raddoppierà gli spazi.
Una misura complessa, finché non ci sarà la Diga sarà come parcheggiare un Tir in centro dicono, ma l’operazione è stata resa possibile grazie a un piano di dragaggio dell’Autorità di sistema portuale che prevede la rimozione di 600 mila metri cubi di materiale:
“Una quantità tale da riempire 60 campi da calcio fino all’altezza di un metro” ha detto il direttore tecnico dell’Authority Giuseppe Canepa. “Un’operazione necessaria e che va svolta ciclicamente perché il porto di Genova tende a riempirsi di sedimenti per via dei torrenti e dei rivi che scaricano all’interno della sua area“.
Dragaggi in porto: il progetto
Le misure di profondità che saranno ottenute al termine dell’operazione sono le seguenti:
- 11 metri presso Ponte dei Mille,
- 10 metri per tutte le altre banchine passeggeri,
- nel bacino di Sampierdarena levante saranno raggiunti 17 metri e in quello di ponente 14.
Con i dragaggi previsti per la realizzazione della Nuova Diga di Genova il canale di accesso al porto avrà una profondità di 18 metri.
Inoltre parte del materiale dragato sarà riutilizzato per riempire e stabilizzare i 104 cassoni in cemento armato che costituiranno la Diga foranea.
Del progetto fa parte anche il porto di Savona che nell’area di banchina Calata delle Vele raggiungerà gli 11 metri adeguando gli altri fondali dagli 8 ai 10 metri per permettere a navi più grandi come la Costa Toscana o la Costa Firenze di manovrare in sicurezza.
Prima di dare il via alle operazioni di dragaggio però, in ottemperanza al decreto legislativo 173 del 2016, vengono effettuate indagini sui fondali per accertarsi del tipo di materiale che verrà esportato.
A questo scopo vengono impiegate imbarcazioni dotate di ecoscandaglio. I bacini storici – come nel caso di quello genovese – vengono sottoposti anche ad un’indagine archeologica per verificare l’eventuale presenza di beni archeologici da tutelare.
Francesca Galleano