Hanno aperto questa mattina a Genova due esposizioni che intendono indagare la Genova al tempo di Rubens con uno sguardo diretto verso Oriente.
Le due mostre , visitabili fino al 12 febbraio 2023, sono “I magnifici tappeti di Sanguszko. I tappeti più belli del mondo: Capolavori dalla Persia del XVI secolo” ospitata a Palazzo Rosso e “Figure persiane. Rubens, i genovesi e l’Arte Safavide” allestita a Palazzo Bianco
Entrambe le mostre sono organizzate in collaborazione con la Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica e si inseriscono in “Genova per Rubens. A Network”.
Il progetto ideato e curato da Anna Orlando, che accompagna la mostra in corso a Palazzo Ducale “Genova per Rubens” e che coinvolge oltre 50 realtà pubbliche e private in un percorso rubensiano all’interno della città di Genova, si arricchisce dunque di due preziosi tasselli.
“La mostra I Magnifici Tappeti Sanguszko – ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci – propone una serie di splendidi manufatti persiani che trova nelle sale di Palazzo Rosso la sua ambientazione ideale. Questi tessuti sono testimoni di un rapporto continuo tra la nostra città e il Medio Oriente e raccontano un collezionismo erudito e affascinante, di cui Genova fu assoluta protagonista. La mostra celebra inoltre la memoria di Alessandro Bruschettini a poco più di un anno dalla sua scomparsa. Uno straordinario genovese, illuminato industriale farmaceutico, ma soprattutto un amante della cultura a 360 gradi con una particolare predilezione per l’arte islamica e orientale. Un appuntamento che, ne sono certo, consentirà di aumentare ulteriormente la qualità della nostra offerta culturale”.
“Per Palazzo Rosso si concretizza un progetto di meravigliosa ‘contaminazione’ fra le collezioni permanenti del museo e questo gruppo di tappeti persiani senza eguali che provengono dai più importanti musei e raccolte del mondo. Un’idea nata più di un anno fa – ha dichiarato Raffaella Besta, direttore Musei di Strada Nuova – per commemorare Alessandro Bruschettini con un’iniziativa in linea con le sue passioni, ricreando l’atmosfera che si respirava nelle storiche dimore genovesi quando gli arredi e i tessuti più preziosi venivano da Oriente, come evidenzia anche la mostra di Palazzo Bianco”.
“La Fondazione Bruschettini è orgogliosa di aver collaborato con il Comune di Genova alla realizzazione di un progetto che vede dialogare Occidente e Oriente con risultati straordinari – ha aggiunto Elisabetta Raffo, direttore della Fondazione Bruschettini – Ci auguriamo che questa collaborazione possa proseguire in futuro riportando Genova, attraverso l’arte, al suo naturale ruolo storico di capitale europea aperta sul Mediterraneo in dialogo con culture ‘altre’: il presente si costruisce sul passato e, all’insegna della bellezza, apertura, dialogo e interculturalità sono le chiavi per garantire un futuro sempre più sostenibile”.
I MAGNIFICI TAPPETI SANGUSZKO. “I tappeti più belli del mondo”: Capolavori dalla Persia del XVI secolo
L’esposizione, che trae spunto dal restauro di uno dei tappeti Sanguszko proprietà dell’Instituto Valencia de Don Juan di Madrid, trova nelle sale di Palazzo Rosso, da poco riaperto al pubblico, la sua ambientazione ideale.
Infatti, la città di Genova, sin dai secoli del Medioevo, è stata un centro nevralgico del commercio dei tappeti orientali, utilizzati dalle famiglie più abbienti nelle loro dimore e destinati ad impreziosire proprio gli edifici più importanti.
Curata da Michael Franses, la mostra presenta contemporaneamente al pubblico – ed è la prima volta in Italia – un numero rilevante di straordinari tappeti persiani del XVI secolo.
Orari: martedì – venerdì: 09.00 – 18.30; sabato e domenica: 09,30 – 18,30
Info: biglietteriabookshop@comune.genova.it
Tel.: +39 0102759185
FIGURE PERSIANE. RUBENS, I GENOVESI E L’ARTE SAFAVIDE
In stretto collegamento con l’iniziativa di Palazzo Rosso, la mostra a Palazzo Bianco dal titolo “Figure persiane. Rubens, i Genovesi e l’arte Safavide”, curata da Loredana Pessa.
L’esposizione intende testimoniare lo stretto rapporto e l’influenza che altre espressioni artistiche contemporanee, quali l’arte tessile e le arti del libro, hanno avuto sulla produzione di tappeti e – nel contempo – indagare un aspetto meno noto del grande pittore fiammingo: il suo interesse per l’arte persiana, testimoniato da alcuni disegni e dai manufatti raffigurati nei suoi dipinti, che nel percorso espositivo sono affiancati da una serie di preziose miniature e di tessuti safavidi databili tra XVI e XVII secolo.
Oggetto dell’itinerario sono infatti una serie di preziose opere persiane di epoca safavide, databili al XVI e agli inizi del XVII secolo, per la prima volta offerte all’ammirazione del pubblico italiano.
Gli splendidi tessuti serici e le affascinanti miniature di collezione privata sono accomunati dalla presenza di raffigurazioni di personaggi in costume persiano che si riallacciano ai soggetti rappresentati sui tappeti esposti a Palazzo Rosso.
Nei primi anni del Seicento, queste raffinatissime ed esotiche figure hanno colpito l’attenzione di Rubens, come testimoniano alcuni disegni ora conservati presso il British Museum, la cui riproduzione è visibile in mostra, insieme a quella dei numerosi dipinti in cui il grande maestro fiammingo ha inserito costumi, tappeti e tessuti persiani.
Nella stessa sede è esposta anche un’opera eccezionale, una miniatura persiana a soggetto biblico (Susanna e i Vecchioni), eseguita da un pittore persiano ispirato proprio da un modello di Rubens, testimonianza di un dialogo interculturale che ha coinvolto profondamente anche gli artisti che lavoravano nell’ambito dell’impero Safavide.
L’interesse per la Persia Safavide era condiviso, nello stesso periodo, anche da molti genovesi, in linea con una tradizione di rapporti con questa parte del mondo orientale che risale al Medioevo.
Orari: martedì – venerdì: 09.00 – 18.30; sabato e domenica: 09,30 – 18,30
Info: biglietteriabookshop@comune.genova.it
Tel.: +39 0102759185
Comunicato Stampa
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