Sampdoria Fiorentina 0 a 2: i Viola volano e la Samp sprofonda in una crisi di gioco e di risultati e vincere diventa utopia.
Al Luigi Ferraris va in scena Sampdoria – Fiorentina per la penultima sfida casalinga di campionato prima della lunga sosta Mondiali.
Partita subito in salita per la Sampdoria che al 3′ subisce gol da Bonaventura, che segna il gol più veloce della Fiorentina finora in questo campionato. L’azione si sviluppa da un contropiede letale di Kouamé che scappa a sinistra e poi serve Ikoné a destra, palla per Dodo in sovrapposizione e poi Bonaventura porta in vantaggio la formazione viola.
Samp che accusa il colpo e dopo dieci minuti la Fiorentina si divora il raddoppio: Ikoné supera Amione, aggira Audero e serve Kouamé che solo davanti alla porta va al tiro, ma un paio di difensori blucerchiati lo contrastano e sfuma così il doppio vantaggio.
Al 29′ l’arbitro esordiente assegna un rigore clamoroso alla Fiorentina, il Ferraris protesta e il var lo richiama. Marinelli torna sui suoi passi e annulla la decisione.
Al 35′ il giovane blucerchiato Amione cade a terra, serve la barella e si teme frattura del naso. Al suo posto entra Murillo.
La Samp chiude in avanti con Augello che ingrana bene il match ed è il più pericoloso dei suoi. La Fiorentina rischia poco ma l’ultimo tentativo di tiro è al 12′ con Kouamé.
Il recupero del primo tempo è di 7 minuti: molto tempo perso tra revisione var e infortunio di Amione ed è in pieno recupero che c’è un bel tiro a giro di Caputo, deviata in angolo da Milenkovic.
Buone sensazioni in questo primo tempo ma purtroppo la reazione non prosegue nella seconda frazione.
Entra subito Gabbiadini al posto del primavera Montevago ma è la Fiorentina che fa la partita.
Al 58′ arriva il raddoppio su corner: dall’angolino Biraghi e Milenkovic gira di testa senza difficoltà beffando Caputo. Da quel momento l’atteggiamento dei blucerchiati è confuso, arrendevole e rassegnato.
Una tendenza che sembrava non attecchire più dall’era Stankovic. Il mister che aveva fatto una filosofia del non arrendersi e dell’essere pronti a lottare su ogni pallone. Oggi questa garra non si è vista, al contrario invece delle solite difficoltà tecniche e di gioco ormai consuetudine della Sampdoria.
Stankovic però non si arrende e le prova tutte: al 65′ la Samp gioca con tre attaccanti, nella mischia anche Quagliarella. Nonostante qualche solista iniziativa e goffo tentativo la Samp cala moltissimo e la Fiorentina gestisce il doppio vantaggio in estrema tranquillità.
Cala il sipario sul Ferraris con poco altro da raccontare. Una partita sporca e povera dell’arte che alimenta il calcio. E adesso i blucerchiati ritornano nel tunnel – non che ne fossero usciti – e si preparano al rush finale dove imperativo è: vietato sbagliare. Sarà importante mettere fieno in cascina prima di questo lungo inverno calcistico.
Intanto i tifosi mai domi suonano alla carica. Il settore ospiti di Torino per la partita di mercoledì sera vola verso il tutto esaurito e sabato prossimo – sfida interna con il Lecce – sarà il tempo dei saluti prima della pausa, nella speranza di vedere per l’ultima volta di questo 2022 un Ferraris in festa per la vittoria.
Francesca Galleano