Giorgia Meloni difende Donzelli
Giorgia Meloni in aula

Suonata la campana, tutti in aula per la fiducia

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Il nuovo governo di centro-destra con Giorgia Meloni premier si è insediato da pochi giorni e questa mattina si è svolto il primo grande appuntamento dell’esecutivo: la richiesta della fiducia alla Camera dei Deputati.

La prima leader donna d’Italia, dopo il passaggio di consegne con l’ex-presidente Draghi avvenuto ieri nella sala dei Galeoni a palazzo Chigi –  dove emozionata ha suonato la campanella nel consueto rito che segna l’inizio di una nuova legislatura – si è presentata questa mattina in aula alla Camera per chiedere la fiducia al Governo.

Affiancata dai suoi due vice Matteo Salvini, anche Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Antonio Tajani, altresì Ministro degli Esteri, Giorgia Meloni, nel suo discorso, ha toccato svariati temi.

Primo tra tutti quello della posizione atlantista ed europeista del Governo che ha così rassicurato gli animi preoccupati delle opposizioni che temevano per il futuro dell’Italia all”interno dello scacchiere europeo e mondiale.

L’Italia è a pieno titolo parte dell’Occidente e del suo sistema di alleanze: è stato fondatore Ue, dell’alleanza atlantica, parte del G7 e culla insieme alla Grecia della civiltà occidentale e del suo sistema di valori, libertà uguaglianza e democrazia” e alle sue radici “classiche e giudaico-cristiane. Ringrazio i tanti leader internazionali che mi hanno augurato buon lavoro. Non mi sfugge la curiosità per la postura che avrà l’Italia nell’Europa, dentro le istituzioni, perché quello è il luogo in cui farà sentire forte la sua voce L’obiettivo del governo “non è frenare o sabotare l’integrazione europea ma contribuire a indirizzarla verso una maggiore efficacia in risposta alle crisi”, ha spiegato ancora Giorgia Meloni. L’Italia negli anni ha saputo dimostrare” affidabilità “a partire dalle tante missioni internazionali delle quali siamo stati protagonisti. E voglio per questo ringraziare le donne e gli uomini delle nostre Forze Armate per aver tenuto alto il prestigio dell’Italia nei contesti più difficili, anche a costo della propria vita: la Patria vi sarà sempre riconoscente”. Soltanto un’Italia che rispetta gli impegni può avere l’autorevolezza per chiedere a livello europeo e occidentale, ad esempio, che gli oneri della crisi internazionale siano suddivisi in modo più equilibrato. È quello che intendiamo fare, a partire dalla questione energetica. Sbaglia chi crede che sia possibile barattare la libertà dell’Ucraina con la nostra libertà. Cedere al ricatto di Putin non risolverebbe il problema“.

La leader di Fratelli d’Italia, ha altresì ribadito:

Mai provato simpatie per i regimi, di nessun tipo, fascismo compreso. Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea nei quali da sempre mi riconosco. E dunque, a dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso. Ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre“.

La Meloni ha poi approfondito il discorso sull’economia paragonando la situazione dell’Italia ad una “tempesta nella quale la nostra barca ha subito parecchi danni” a cui ora spetta a lei e al suo Governo porre rimedio.

Gli argomenti principali sono stati quelli di cui si sente parlare da mesi: caro bollette e carburante, inflazione e rialzo dei tassi d’interesse da parte della BCE. Ma si è parlato anche di PNRR e di investimenti:

Un’opportunità straordinaria di ammodernare l’Italia e che abbiamo il dovere di sfruttare al meglio. Spenderemo al meglio i 68,9 miliardi a fondo perduto e i 122,6 miliardi concessi a prestito all’Italia dal Next Generation EU. Senza ritardi e senza sprechi, e concordando con la Commissione europea gli aggiustamenti necessari per ottimizzare la spesa, alla luce soprattutto del rincaro dei prezzi delle materie prime e della crisi energetica. Perché queste materie si affrontano con un approccio pragmatico, non ideologico. Sono pronta a fare quello che va fatto, a costo di non essere compresa, perfino non essere rieletta, per rendere il destino di questa nazione più agevole. La strada per ridurre debito non è la cieca austerità o avventurismi creativi”. L’unica strada è la “crescita strutturale”. Per questo “siamo aperti agli investimenti esteri, ma senza “logiche predatorie”.

Tra i vari punti si è poi trattato anche di riforme, di un nuovo patto fiscale, di Meridione, di transizione digitale, di scuola e lavoro, di famiglie, di lotta alla mafia, di Covid e di lotta all’immigrazione clandestina.

Meloni si è infine presa del tempo per i vari ringraziamenti.

In particolare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’ex-primo ministro Mario Draghi, gli elettori che hanno premiato FDI e il centro-destra nelle scorse elezioni del 25 settembre e le tante – tantissime – donne italiane che con i loro successi “hanno costruito quella scala che oggi permette a me di rompere il tetto di cristallo“. 

Tra i tanti pesi che oggi sento gravare sulle mie spalle oggi c’è quello di essere  la prima donna capo del governo di questa nazione.”

“Ringrazio le donne che hanno osato, per impeto, per ragione per amore, come Cristina Trivulzio di Belgioioso “elegante organizzatrice di salotti e barricate”, Rosalie Montmasson, “testarda al punto da partire con i Mille che fecero l’Italia”, e Alfonsina Strada pioniera del ciclismo italiano che “pedalò forte contro il vento del pregiudizio”. E ancora Maria Montessori e Grazia Deledda “che con il loro esempio spalancarono i cancelli dell’istruzione alle bambine di tutto il Paese”. Tina Anselmi, Nilde Jotti, Rita Levi Montalcini, Oriana Fallaci, Ilaria Alpi, Mariagrazia Cutuli, Fabiola Giannotti, Marta Cartabia, Elisabetta Casellati, Samantha Cristoforetti, Chiara Corbella Petrillo. Grazie! Grazie per aver dimostrato il valore delle donne italiane, spero di riuscire a fare altrettanto anche io.”

Dopo la fiducia alla Camera di oggi, domani toccherà al Senato.

 

Per vedere il discorso integrale di Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati clicca qui.

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