Al macello i cinghiali del Parco della Maggiolina.
L’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, non vuole salvare i cinghiali del Parco della Maggiolina.
Chiede pertanto che vengano portati via e macellati. Una decisione che arriva dopo giornate di intense attività volte a sensibilizzare le istituzioni per salvare questi cinghiali.
Una famigliola che era scesa in città per bere e che poteva fare rientro tranquillamente nel suo habitat.
Pare invece che una pattuglia di carabinieri, dopo averli intercettati, li abbia rinchiusi all’interno del parco e condannati, di fatto, a morte.
L’appello di Andrea Cisternino al Presidente Toti
Scende di nuovo in campo Andrea Cisternino, fotografo e personaggio pubblico da 11 anni residente a Kiev.
Nella città ucraina Cisternino ha messo su il rifugio Italia KJ2 che accoglie ben 400 animali tra cani, gatti ed altre specie salvati in questi 10 anni di permanenza.
Presente in questi giorni a Roma per aiutare i proprietari della Sfattoria degli Ultimi a salvare i 140 ospiti, oggi Cisternino lancia un appello via Facebook per salvare i cinghiali rinchiusi al Parco della Maggiolina di La Spezia.
“Da tre giorni in Italia sono qui a testimoniare i gesti di crudeltà contro gli animali.
Chiedo al presidente Toti – che pare non si faccia sentire – di tornare ad essere umano e di mettersi una mano sul cuore.
Che faccia una cosa civile perché stiamo assistendo in Italia a gesti incivili nei confronti degli animali.
Siamo anche in campagna elettorale – ricorda Cisternino – si danno sempre messaggi negativi. Facciamo invece vedere ai nostri figli che questi animali non sono carne.
La violenza è diventata la normalità. E lo stiamo facendo anche con la Sfattoria degli Ultimi.
Bisogna abbatterli per forza? Non si possono fare degli esami per stabilire il loro stato di salute e poi trasferirli altrove?
“E poi diciamo una volta per tutte che la colpa non è dei cinghiali, ma della lobby della caccia. Sono stati i cacciatori ad importare dalla Slovenia una tipologia di cinghiali molto più forti e più prolifici. Smettiamola anche di togliere ai cinghiali tutti i loro habitat: è questo comportamento a creare problemi.”
Intanto sulle pagine social di varie associazioni ambientaliste si ripetono gli appelli alla mobilitazione per organizzare proteste e monitoraggi di quanto sta avvenendo nel Parco.
Si moltiplicano anche le “minacce” di denunce penali qualora non ci fosse un reale rispetto delle normative vigenti in materia.
A questo punto non resta che aspettare il Presidente Toti, invocato da più parti, per conoscere il destino di questa famigliola di cinghiali di fatto condannata a morte.